Assedio al Vaticano, è caccia al turista:
ecco l'esercito dei procacciatori
per saltare la fila il biglietto costa il triplo

Assedio al Vaticano, è caccia al turista: ecco l'esercito dei procacciatori per saltare la fila il biglietto costa il triplo
di Elena Panarella
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Martedì 26 Agosto 2014, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 17:34

Come with me. No fila. Skip the line. La caccia al turista comincia di prima mattina.

L’esercito di procacciatori è già in azione: si appostano vicino alla metro (Ottaviano), a San Pietro, lungo la strada che porta ai Musei Vaticani, accanto al Colosseo. E aspettano... «Tanto prima o poi qualcuno ci casca sempre».

Ieri all’ora di pranzo di ’promoter’ (così come si fanno chiamare) se ne contavano un centinaio solo nell’area attorno al Vaticano: giovani, per lo più stranieri, molti extracomunitari, che si attaccano (nel senso vero della parola) ai turisti e non li mollano finché non li convincono a seguirli con la promessa di non fargli fare la fila, di poter scattare tutte le foto che vogliono e di non dover tornare indietro dopo la visita ai Musei Vaticani ma di entrare direttamente nella Basilica di San Pietro dopo aver immortalato la Cappella Sistina. Costo: cinquanta euro con guida turistica per gli adulti e 40 per studenti (18-25 anni) e bambini (6-17). Il gruppo è composto da trenta, quaranta persone. Per le visite ci sono orari ben precisi: per scoprirli però bisogna prenotarsi. Ma se arrivi in ritardo «una soluzione si trova sempre». Se invece fai la fila regolarmente e arrivi alla biglietteria dei Musei Vaticani scopri che il biglietto è di sedici euro, otto per i più piccoli. Insomma tre volte in meno rispetto al tour salta-fila.

TURISTI CONFUSI

Roma ha sempre un certo fascino. Ma la confusione e il caos che i turisti subiscono davanti agli ingressi di musei, chiese, aree archeologiche «è vergognosa». «L’assalto dei procacciatori di agenzie turistiche cresciute ormai come funghi è da mesi che va avanti in quest’area», raccontano alcuni residenti. «Ostentano conoscenze storico-artistiche di fatto inesistenti - spiega una coppia di italiani in coda per entrare ai Musei - distruggendo l’immagine della città eterna, con strafalcioni clamorosi e raggiri di ogni genere». Ma una cosa è certa: parlano correntemente inglese, francese e spagnolo, mostrano qualche difficoltà con il tedesco ma all’occorrenza si fanno capire perché sono soprattutto abili, sorridenti, molto disponibili, pronti a incontrare le esigenze del turista sia che si tratti di tempo che della modalità della visita offerta. Riconoscerli è semplice: al collo hanno un cartellino con su scritto «Vatican museums information», oppure «tourist information», «tourism promoter», «Vatican accredited» il che farebbe pensare a operatori autorizzati. Invece no. Quei cartellini, infatti, sono auto prodotti, non vengono rilasciati né dal Vaticano, né tantomeno dal Comune e hanno il solo scopo di far stare tranquilli i turisti. Tra l’esercito dei procacciatori, ci sono puntualmente gli ambulanti abusivi. C’è quello con il banchetto di cartone pronto a venderti occhiali e cappelli, quello con le buste di plastica piene di braccialetti, foulard, bottigliette d’acqua e altri con valigette piene di souvenir... Insomma il turista diventa facile preda senza alcuna difesa.

I PERMESSI

Per esercitare la professione di accompagnatore (che non può spiegare i monumenti), interprete (che non può fare la guida) o guida, è necessaria l’autorizzazione della Provincia, che rilascia un tesserino valido 5 anni, da tenere sempre esposto mentre si lavora. Nei casi di accertate irregolarità - come quelli di accompagnatori non Ue che formano gruppi di turisti o si servono di procacciatori abusivi - le multe variano da 87 a 172 e fino a 344 euro. Quanto alle agenzie, negli ultimi anni molte si sono messe in regola perché i controlli da parte delle forze dell’ordine sono diventati più rigidi e puntuali, ma sono ancora tante quelle che offrono ai promoter contratti irregolari o pagano guide turistiche abilitate al di sotto del tariffario minimo fissato magari facendole lavorare anche oltre l’orario previsto.

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