Movimenti per la casa in piazza, il 18 e il 19 Roma a rischio paralisi: «Sarà assedio»

Movimenti per la casa in piazza, il 18 e il 19 Roma a rischio paralisi: «Sarà assedio»
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Mercoledì 9 Ottobre 2013, 19:02 - Ultimo aggiornamento: 19:03
Con lo slogan il 19 ottobre sar assedio, i movimenti per la casa hanno annunciato le manifestazioni che il 18 e il 19 ottobre si svolgeranno nella capitale.

Cortei 'caldi' con la partecipazione dei No-Tav e per i quali la macchina della sicurezza si è già messa in moto. Già domani è previsto un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Intanto stamane i movimenti hanno annunciato, con un blitz-conferenza stampa in via Nazionale, davanti alla sede della Banca d'Italia, che a Roma per i cortei «ci saranno più di ventimila persone».



Lanciando il primo monito, quello che «Trenitalia favorisca la mobilità e che consenta alle famiglie di arrivare a Roma. Sono famiglie - hanno detto i responsabili del movimento per il diritto all'abitare - che non possono permettersi biglietti molto alti e l'idea di caricarsi sulle spalle un costo di 15-20 euro è una cosa accessibile. Cinquanta euro a biglietto, invece, diventa pesante». Per questo motivo «stiamo decidendo di chiedere al ministero degli Interni di intervenire perchè altrimenti lo leggeremo come una prescrizione, un divieto di manifestare». Prima del corteo - fanno sapere - ci saranno, nei prossimi giorni, altre azioni di «occupazione, appropriazione e riappropriazione contro sfratti sgomberi e pignoramenti, occupazioni simboliche, blitz, incursioni».



Ma non solo. «Nel percorso del corteo autorizzato fino al ministero delle Infrastrutture, la Questura ci sta suggerendo di non passare in alcune strade. È chiaro che per noi è dirimente la soluzione della questione treni, prima di accettare qualunque ragionamento sul percorso. Anche se, conclude, per noi il percorso rimane lo stesso e non cambiamo», aggiungono. Il 18 ottobre giornata di sciopero generale del sindacalismo di base è previsto il corteo che partirà da piazza della Repubblica e terminerà a piazza San Giovanni. «Qui- aggiungono i movimenti- ci accamperemo e si rimarrà tutti insieme fino al giorno dopo, quando alle 14 partirà la grande giornata della sollevazione generale e dell'assedio».
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