«Siamo gli ultimi 900 morti. Veniamo a disturbare il vostro sonno». La minaccia è rivolta ai governi ed è scritta su uno striscione che campeggia in Piazza di Montecitorio, dove alcune centinaia di profughi, rifugiati, immigrati, ma anche tanti italiani stanno partecipando alla mobilitazione «Fermare la strage. Subito!», promossa da Cgil, Cisl e Uil e da numerose ong e associazioni tra cui Arci, Acli, Action, Amnesty international, Centro Astalli, Comunità di Sant'Egidio, Emergency, Legambiente, Libera, Medici senza frontiere e Rete degli studenti medi.
Sono scesi tutti in piazza per dire «stop alla strage di immigrati nel Mediterraneo e per chiedere l'apertura immediata di un canale umanitario, unico modo per evitare i viaggi della morte, e diritti reali per chi fugge dalla guerra».
Anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, è arrivata in piazza di Montecitorio per partecipare alla mobilitazione. Presenti in piazza anche il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio Claudio Di Berardino e l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Francesca Danese.
Un folto gruppo di manifestanti che stava partecipando al presidio «Fermare la strage. Subito!», in Piazza di Montecitorio, si è staccato e al grido «siamo tutti clandestini», sta bloccando il traffico su Via del Corso, all'altezza di Palazzo Cipolla. Bloccati dagli agenti in tenuta antisommossa, i manifestanti sono ripartiti e sono arrivati in Piazza Ss. Apostoli. Una delegazione, scortata dalle forze dell'ordine, è andata verso la sede romana del Parlamento Europeo.