Metro, allarme borseggiatori a Valle Aurelia: «Ci colpiscono bloccando la scala mobile»

Metro, allarme borseggiatori a Valle Aurelia: «Ci colpiscono bloccando la scala mobile»
di Alessia Marani
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Martedì 10 Febbraio 2015, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 14:07

Esasperati, arrabbiati, stanchi di essere il bersaglio di bande di borseggiatori. Così i pendolari che ogni giorno transitano per la stazione di Valle Aurelia chiedono al sindaco più sicurezza.

LA PETIZIONE

Lo fanno con una petizione avviata in queste ore e che ha già raccolto un centinaio di firme. «Da mesi sono presenti a Valle Aurelia borseggiatori - si legge - I passeggeri sono stanchi di doversi proteggere da soli e che non vengano presi provvedimenti. Si richiede la presenza stabile di personale di vigilanza nei locali della stazione aree di transito incluse».

IL RACCONTO

A lanciare l’sos è Nicola Reina, un habitué della tratta, snodo tra i treni della Roma - Viterbo e della metro A.

Ad aprile fu tra le prime vittime dei gruppi che si alternano nei raid criminali. «Da allora non si sono più fermati - racconta - Si tratta di gruppi di tre, quattro persone. A volte rom, a volte africani o sudamericani, ma anche italiani. Tra loro ci sono donne oppure anziani, si mimetizzano tra la folla, alcuni fanno finta di essere turisti con le cartine della città in mano. Ma la tecnica è sempre la stessa per cui pensiamo che siano coordinati tra loro».

LA TECNICA

Funziona così: «Quando stiamo sulle scale mobili, uno da sotto le blocca premendo il pulsante sul quadro comandi che, evidentemente, non è ben protetto. Altri due sono già sulle scale, strappano alla vittima borsa o zaino, se lo lanciano tra loro per portarlo via e scappano». Tramite i social network i pendolari si tengono in contatto per avvisarsi della presenza delle gang. Orario più a rischio quello tra le 16 e le 18.

LA PAURA

L’ultimo colpo l’hanno tentato sabato ai danni di Francesca, una commessa di 46 anni. È il secondo tentativo che la donna subisce in due settimane. Stavolta è stata coraggiosa, si è opposta, ha chiamato il 113. «Ora però vivo nel terrore - spiega -. Erano tre nordafricani, ben vestiti. Stranamente hanno agito quando non c’era molta gente. Uno di loro ha cominciato a seguirmi dal bar, appena ho preso la seconda rampa di scale mobili, i gradini si sono bloccati. Mi hanno accerchiata, minacciandomi: “Se non ci dai la borsa vedrai che ti succede”. Non so come, ma ho reagito: “Se non ve ne andate, vedrete che succede a voi”. Mi tenevo stretta addosso la borsa. Mi hanno insultata, poi per fortuna mi hanno lasciato perdere. Quando i poliziotti sono arrivati, piangevo disperata».

I SOCIAL

Basta scorrere i messaggi pubblicati dai pendolari negli ultimi mesi per rendersi conto dell’assedio. È un continuo di «Attenzione borseggiatori a Valle Aurelia», «attenzione hanno tentato di scipparmi», «occhio, bloccano le scale mobili, la gente cade e loro ne approfittano per rubare». «Tra noi è partito un tam tam - continua Reina - per cui appena le scale si bloccano, chi può urla di fare attenzione. Ma non si può andare avanti così».

FURIO CAMILLO

Un fenomeno non isolato. Borseggiatori sono stati segnalati anche a Furio Camillo e Colli Albani.

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