Eroe per caso. Stava aspettando la metropolitana all'Eur quando ha visto un uomo cadere sui binari. Non ci ha pensato un attimo: fra la gente terrorizzata che gridava, si è gettato dalla banchina e ha preso di peso il ferito portandolo in salvo. Pochi secondi dopo è sfrecciato il convoglio: l'uomo, senza il suo aiuto, sarebbe rimasto stritolato dalle ruote della metropolitana.
Il salvatore non poteva chiamarsi diversamente: Salvatore Crisanti, 24 anni, poliziotto, vicecampione nazionale di lotta libera che il destino ha voluto far trovare al momento giusto nel posto giusto.
Tutto è accaduto intorno alle 14.30 alla stazione Eur Fermi. «Ero fermo sulla banchina in direzione Termini - racconta Salvatore Crisanti - Ero insieme a un mio amico, anche lui atleta delle ”Fiamme Oro”. In un attimo alzo lo sguardo e vedo quell'uomo, vestito con una tuta, sopra i binari. Era caduto dalla banchina opposta alla mia, che è alta quasi due metri. Ho capito che era in pericolo. La gente gridava ma lui non sentiva. Rimaneva sui binari, incapace di rialzarsi». L'atleta-poliziotto non ci ha pensato due volte su quel che doveva fare.
SALTO EROICO
«Sono partito, mi sono buttato anche io sui binari - racconta in tono freddo, distaccato come se avesse fatto un gesto alla portata di tutti - A un certo punto ho avuto paura. Mi sono reso conto che quell'uomo non riusciva a sentirmi, ho visto che aveva una ferita alla testa. Il treno sarebbe passato a momenti. La gente gridava. Con tutte le mie forze ho passato le mie braccia sotto quelle del ferito e l'ho trascinato via.
L'ho portato dal lato dell'altra banchina e devo ringraziare un altro passeggero che mi ha aiutato a trarlo in salvo. Dopo pochi secondi è arrivato il convoglio. Mi sono venuti i brividi al pensiero della fine che avrebbe potuto fare quella persona».
L'uomo tratto in salvo ha 40 anni ed è stato prelevato da un'ambulanza e portato all'ospedale Sant'Eugenio: non rischia la vita. Ha riportato la frattura di una gamba e una ferita dietro la nuca. Non c'è dubbio che si sia trattato di un incidente.
«Quell'uomo - continua Salvatore Crisanti - non riusciva a parlare. Era sotto shock e sanguinava dalla testa. L'ho appoggiato a una parete in attesa dei soccorsi. Gli ho chiesto come stava ma lui non parlava. Mi sono accorto che comunque era cosciente e che piangeva. L'ho stretto forte e gli ho detto che era tutto a posto, che doveva stare tranquillo».
Salvatore Crisanti è da quasi dieci anni un atleta di primo piano delle ”Fiamme Oro”. E' il vice campione nazionale di lotta libera. «Io sono un agente di polizia - continua - ma sono stato dispensato dai servizi e il mio compito e allenarmi tutti i giorni a caccia di una medaglia. Ma aver salvato quell'uomo non ha prezzo: non basterebbero cento medaglie».