PICCHIATA ALTRE VOLTE
Maurizio, che ha precedenti per droga e per resistenza a pubblico ufficiale, lo scorso lunedì, il giorno dell'aggressione, era sotto l'effetto di stupefacenti: oppiacei e cocaina. Il sospetto degli inquirenti è che Chiara sia stata picchiata tante altre volte. Sul corpo della ragazza ci sarebbero infatti segni di percosse precedenti a quelle che le sono quasi costate la vita. Una sfilza di lividi ed ematomi che hanno spinto i magistrati a contestare anche un'altra ipotesi di reato nei confronti di Maurizio: maltrattamenti. Probabilmente, non era la prima volta che lui alzava le mani. Ma non era mai stato denunciato per lesioni o violenze: Chiara non aveva mai raccontato nulla a nessuno. Nemmeno a suo padre, che aveva tentato in ogni modo di salvarla e di allontanarla da quel compagno rissoso e dispotico che su di lei aveva una forte influenza. Chiara è sempre stata un po' come una bambina: soffre di un leggero ritardo che la rende immatura, suggestionabile.
«Non avevo mai condiviso quella convivenza e continuavo ad osteggiarla. Da quando mia figlia aveva lasciato casa per andare a vivere da lui, ho sempre pensato che lei fosse stata circuita» racconta il papà di Chiara, che non riesce a darsi pace. Ha fatto di tutto per aiutarla: lo scorso gennaio ha anche sporto denuncia contro Maurizio accusandolo di circonvenzione di incapace. Ma si trattava di un reato «non configurabile - spiegano gli inquirenti - perchè mancava il fattore dell'interesse patrimoniale». I magistrati, però, non erano rimasti indifferenti di fronte a quel grido di aiuto: insospettiti dalla situazione, avevano incaricato la polizia giudiziaria di scavare nella vita della ragazza e del compagno. Purtroppo, gli investigatori non sono arrivati in tempo.
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