Marino ha firmato le dimissioni

Marino ha firmato le dimissioni
4 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Ottobre 2015, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 08:16

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha formalizzato le dimissioni in Campidoglio.

Il sindaco-chirurgo, così come da lui annunciato, ha consegnato le sue dimissioni nelle mani della presidente dell'assemblea capitolina Valeria Baglio.

Il sindaco Marino ha appena lasciato il Campidoglio. Il primo cittadino, zaino in spalla, è uscito da un ingresso secondario di Palazzo Senatorio e si è subito infilato in auto. Non ha rilasciato dichiarazioni.

Da domani scattano i 20 giorni previsti dalla legge passati i quali le dimissioni saranno esecutive ed irrevocabili.

Il 2 novembre dunque Marino decadrà dall'incarico. «Ho ricevuto poco fa dal Sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni - ha spiegato la presidente Baglio - Le dimissioni, in base all'articolo 53 del TUEL, diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni».

I subcommissari. Da oggi scattano i 20 giorni per l'arrivo del commissario e si fa più forte l'ipotesi di un'entrata nella squadra dei subcommissari di alcuni elementi della giunta capitolina. Questo per dare una sorta di continuità all'amministrazione comunale alla prova del Giubileo. A quanto si apprende, potrebbero infatti essere chiamati nel ruolo di sub-commissari le new entry, ovvero quegli assessori voluti dal Pd nel rimpasto di luglio per imprimere al svolta alla giunta Marino: dal responsabile della Legalità Alfonso Sabella, da alcuni quotato anche nel ruolo di commissario in quanto magistrato, a Marco Causi, esperto in bilancio, da Stefano Esposito (Trasporti) a Marco Rossi Doria (Scuola).

Il presidente dell'Assemblea capitolina. «Marino è amareggiato per le dimissioni, ma c'è anche la serenità e la responsabilità di una decisione presa per il bene della città». Così il presidente dell'Assemblea capitolina, Valeria Baglio, risponde a chi gli chiedeva quale fosse lo stato d'animo del sindaco Ignazio Marino dopo le dimissioni. Poi ha precisato: «Non è necessario il passaggio all'interno dell'Assemblea capitolina» per formalizzare le dimissioni del sindaco. «Penso di poter parlare per tutti: chiaramente c'è un pò di amarezza ma con serenità e responsabilità si è presa questa decisione. Ora con serietà e responsabilità si devono portare avanti tutti i temi che abbiano affrontato, chiudere e guardare avanti al futuro della nostra città che sicuramente merita una classe politica che si dà da fare».

L'assessore Sabella. «La città ha bisogno di una macchina amministrativa efficiente che sarà data da una struttura commissariale che metterà in campo il Governo». Così l'assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, arrivando in piazza del Campidoglio per la festa del Corpo dei vigili, a chi gli chiedeva di cosa avesse bisogno la città. Ha quindi fiducia nel Governo e in Renzi? «Quello che il Governo deve fare credo lo farà», ha aggiunto Sabella.

È corsa contro il tempo per le commissioni capitoline che, in questi ultimi 20 giorni che le separano dalla fine dell'amministrazione Marino, dovranno lavorare per lasciare tutto in ordine. Via libera, quindi, a un'approvazione forsennata dei verbali lasciati in sospeso che vanno redatti e protocollati. «La difficoltà maggiore - ha spiegato Dario Nanni (Pd) presidente della commissione Lavori Pubblici - è quella di chiudere i verbali delle sedute congiunte perchè si devono riunire due o più segreterie». Oltre ai verbali, c'è il discorso delibere: i pareri di commissione su delibere di giunta che ancora non sono arrivate in Consiglio, e cioè che non hanno finito l'iter, cadono nel vuoto perchè la prossima legislatura dovrà riportarle in commissione; per le delibere di iniziativa della commissione stessa, invece, il discorso è diverso perchè esprimono una linea di governo su alcune materie e quindi «possono rimanere al commissario come progetti veri e propri e se li condivide potrà riconsiderarli», ha spiegato Orlando Corsetti (Pd), presidente della Commissione Commercio. Infine, ci sono le audizioni che «rappresentano un servizio ai cittadini e pertanto vanno svolte al più presto, almeno quelle riguardanti materie urgenti», ha concluso Athos De Luca (Pd) presidente commissione Ambiente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA