Marino risponde al ministro: «Ho le idee chiare, non riapro Malagrotta»

Ignazio Marino
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Sabato 5 Aprile 2014, 15:11
Dopo l'intervista del ministro Galletti al Messaggero che lo chiamava in causa Ignazio Marino risponde al ministro dell'Ambiente spiegando che: Ho le idee chiarissime su ci che dev'essere fatto. «Non abbiamo nulla da chiedere, Si deve passare dal grande buco dove dagli anni '60 sono stati gettati tutti i rifiuti di Roma a un'opportunità anche economica attraverso la raccolta differenziata che in nove mesi è arrivata quasi al 40% - prosegue il sindaco di Roma e alla formazione di un eco distretto dove con quelle 800.000 tonnellate di rifiuti organici possa essere prodotto gas».



Il sindaco ha parlato all'uscita dall'udienza privata in Vaticano concessa da Papa Francesco a una delegazione dell'Anci. Per Marino «ci sono intelligenze e sapienze come quelle del prefetto e del ministro che dovranno interpretare la legge. Per me il buon senso dice di utilizzare temporaneamente le tecnologie esistenti e navigare velocemente verso un cambio radicale, così come ho fatto io chiudendo Malagrotta».



Il paradosso Certo, nota il sindaco, «è paradossale che proprio mentre chiudo Malagrotta in soli 90 giorni, il proprietario degli impianti viene arrestato, per 50 anni non si è neanche pensato a costruire impianti diversi e più ecosostenibili, e adesso a causa di un vuoto giuridico non posso neanche temporaneamente utilizzare gli impianti che Roma ha, è piuttosto bizzarro».
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