Con la falange di Fratelli d’Italia pronta a gridare allo scandalo e all’oltraggio. Lavinia Mennuni: «È un affronto ai cattolici a due mesi dal Giubileo della Misericordia». Una tesi, quella del partito della Meloni, che però andrebbe spiegata al Papa. Visto che Francesco domenica 15 novembre si recherà in visita alla Chiesa Evangelica e Luterana di Roma, situata nel rione Ludovisi. Quindi nessun oltraggio. Anche Benedetto XVI nel 2010 compì la stessa visita. Se quello del pontefice sarà un atto «di pacificazione di tutti i cristiani», l’inaugurazione di oggi avrà una valenza politica che parte da lontano.
A decidere di offrire un omaggio al ribelle e profetico monaco tedesco riformatore è stata la giunta capitolina che, nel marzo scorso, ha approvato una delibera nella quale si stabiliva che Roma avrebbe avuto piazzaMartin Lutero. La decisione fa seguito ad una richiesta, avanzata circa 6 anni fa, dalla Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) in vista del V Centenario della venuta di Lutero a Roma. Da lui descritta, secondo la tradizione, come terra impregnata da uno stile di vita licenzioso del clero e dagli sperperi principeschi della corte papale di Giulio II. Insomma, la sede del peccato e l’abitazione del demonio per il giovaneMartin. Che non fece a meno però di sottolineare la grandiosità e dalla vivacità artistica della Roma del tempo. Uno scisma interiore che ancora abita l’Urbe. Il polverone alzato da Fratelli d’Italia trova solo una risposta. E ci pensa Sel con Paolo Cento: «Accostare l’inaugurazione al Giubileo è strumentale». Il resto lo dirà oggi Marino, il sindaco protestante del Pd
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