Da oggi una piazza per Martin Lutero, l'omaggio di Roma accende la polemica

Da oggi una piazza per Martin Lutero, l'omaggio di Roma accende la polemica
di Simone Canettieri
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Mercoledì 16 Settembre 2015, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 12:32
Da oggi Roma ha una piazza dedicata a Martin Lutero. E la targa sarà scoperta da uno sindaci più “protestanti” (politicamente) del Pd, Ignazio Marino. Alle 17, accompagnato da una delegazione di deputati tedeschi, il primo cittadino scoprirà la targa dedicata al padre della Riforma protestante. Questa la dicitura sotto il nome: «Teologo tedesco (1483-1546)». Anche il luogo della nuova piazza è suggestivo: Colle Oppio, vista sul Colosseo, e cupola di San Pietro sullo sfondo. Come cinque secoli fa, l’annuncio della notizia ha riportato il clima «dell’ira e della spada».



Con la falange di Fratelli d’Italia pronta a gridare allo scandalo e all’oltraggio. Lavinia Mennuni: «È un affronto ai cattolici a due mesi dal Giubileo della Misericordia». Una tesi, quella del partito della Meloni, che però andrebbe spiegata al Papa. Visto che Francesco domenica 15 novembre si recherà in visita alla Chiesa Evangelica e Luterana di Roma, situata nel rione Ludovisi. Quindi nessun oltraggio. Anche Benedetto XVI nel 2010 compì la stessa visita. Se quello del pontefice sarà un atto «di pacificazione di tutti i cristiani», l’inaugurazione di oggi avrà una valenza politica che parte da lontano.



A decidere di offrire un omaggio al ribelle e profetico monaco tedesco riformatore è stata la giunta capitolina che, nel marzo scorso, ha approvato una delibera nella quale si stabiliva che Roma avrebbe avuto piazzaMartin Lutero. La decisione fa seguito ad una richiesta, avanzata circa 6 anni fa, dalla Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) in vista del V Centenario della venuta di Lutero a Roma. Da lui descritta, secondo la tradizione, come terra impregnata da uno stile di vita licenzioso del clero e dagli sperperi principeschi della corte papale di Giulio II. Insomma, la sede del peccato e l’abitazione del demonio per il giovaneMartin. Che non fece a meno però di sottolineare la grandiosità e dalla vivacità artistica della Roma del tempo. Uno scisma interiore che ancora abita l’Urbe. Il polverone alzato da Fratelli d’Italia trova solo una risposta. E ci pensa Sel con Paolo Cento: «Accostare l’inaugurazione al Giubileo è strumentale». Il resto lo dirà oggi Marino, il sindaco protestante del Pd
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