Maltempo, ora scoppia il caso Roma
città nel caos per soccorsi in ritardo
Oggi allerta Tevere per un'altra piena

Maltempo, ora scoppia il caso Roma città nel caos per soccorsi in ritardo Oggi allerta Tevere per un'altra piena
di Fabio Rossi
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Domenica 2 Febbraio 2014, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 11:13

ROMA.- Il tratto di tangenziale che costeggia il Tevere, nella zona nord della citt, la cartolina ideale di un fine settimana drammatico per la Capitale.

Fondo stradale disastrato, un intero tratto chiuso per uno smottamento e, al disotto della sede stradale, detriti di accampamenti abusivi, circoli sportivi sommersi. Con il fiume in piena che fa ancora paura, soprattutto nell’area di Ponte Milvio. Roma passa questo fine settimana a leccarsi le ferite. Contando le centinaia di persone sfollate, i milioni di euro di danni - dieci secondo le prime, prudenti, stime - subiti da case, negozi e campi, le strade impraticabili o a rischio di chiusura, i trasporti pubblici a singhiozzo, la protezione civile e i vigili del fuoco impegnati in migliaia di interventi. La macchina dei soccorsi, però, è partita in ritardo: il bollettino meteo arrivato alla protezione civile parlava di «criticità ordinaria e piogge diffuse». Ma la realtà è stata ben diversa, e ne ha fatto le spese proprio la tempestività dei soccorsi. Il conto definitivo lo si potrà fare soltanto da domani: quando Roma, meteo permettendo, cercherà di tornare verso la normalità. Ma i segni sono evidenti, così come lo saranno gli strascichi di un’ondata di maltempo che, come troppo spesso è successo negli ultimi anni, ha messo in ginocchio la città.

IL PREZZO DEI RESIDENTI

Se i residenti di alcuni quartieri periferici hanno pagato il prezzo più alto, dovendo lasciare le proprie case, i danni economici hanno colpito soprattutto le attività produttive cittadine, praticamente paralizzate dall’alba di venerdì. «Da una prima stima abbiamo rilevato per i negozi, i magazzini e in genere le attività commerciali, danni dal maltempo per circa 800 mila euro su una settantina di locali a Ostia e per circa tre milioni a Roma Nord e nell’area della Tiburtina - spiega Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio Roma - Senza contare i mancati incassi che, in un venerdì di saldi, non sono stati indifferenti». Insomma, un conto complessivo intorno ai cinque milioni di euro, salvo complicazioni. «Noi chiederemo il risarcimento di questi danni, ma mi rendo conto che non è facile», dice Roscioli. «Molti negozi non potranno riaprire per qualche settimana - sottolinea Valter Giammaria, leader cittadino di Confesecenti - con ripercussioni che possono arrivare fino al 60 per cento del fatturato». Secondo la Cna di Roma, inoltre, il maltempo degli ultimi giorni è costato in media 11 mila euro a ogni azienda romana. Ingenti, secondo le stime, anche i danni alle attività agricole, che dovrebbero toccare un totale vicino ai quattro milioni, con 1.500 ettari di terreno gravemente danneggiati: particolarmente colpite, ovviamente, quelle situate a ridosso di Tevere e Aniene. A questo bilancio vanno aggiunti i danni alle abitazioni private, che superano complessivamente il milione di euro tra impianti elettrici saltati, elettrodomestici da buttare, infissi da sostituire. Con tanti romani impegnati di persona a lavorare per rendere nuovamente agibili le proprie case.

MOBILITÀ A RISCHIO

Dopo il venerdì nero, a Roma restano grandi difficoltà anche per gli spostamenti. Il nubifragio ha lasciato in pessime condizioni le strade cittadine, già mediamente malridotte. A rischio chiusura ci sono arterie importanti come la Laurentina e l’Ardeatina, ma il panorama è disastroso in quasi tutti i quartieri. E non sarà facile recuperare condizioni accettabili. I Municipi sono senza soldi, le casse del Campidoglio sono in rosso fisso e, in assenza del bilancio di previsione 2014, venerdì sera sono stati prorogati in fretta e furia, per un altro mese, gli otto appalti per la manutenzione stradale degli altrettanti quadranti in cui è stata divisa la Capitale. Ieri, oltre a un tratto della tangenziale, è stata temporaneamente chiusa anche una rampa dell’autostrada Roma-Fiumicino. La linea B della metropolitana si è fermata in vari tratti, a causa di infiltrazioni d’acqua in corrispondenza della stazione Termini. E le previsioni meteo, almeno fino a domani, non consentono di dichiarare chiusa l’emergenza

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