Magliana: bivacco, furti e nomadi
La rivolta dei residenti: «Lasciati soli»

Magliana: bivacco, furti e nomadi La rivolta dei residenti: «Lasciati soli»
di Elena Panarella
2 Minuti di Lettura
Domenica 20 Ottobre 2013, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10:09
Furti, rapine e zero sicurezza. Per non parlare dell’emergenza nomadi. Alla Magliana, la tensione ormai alle stelle, i residenti sono esasperati. Il bivacco nelle vie del quartiere, da via Greve fino alla pista ciclabile lungo il Tevere, l’occupazione delle rive golenali fino al viadotto, e lo stazionamento giornaliero di gruppi di trenta, quaranta persone davanti ad attività commerciali e supermercati sta creando un clima di agitazione e nervosismo in tutta la zona. E pochi giorni fa, dopo l’omicidio di un giovane romeno, accoltellato per pochi euro durante una partita a carta con i suoi compagni, i cittadini del quartiere, sono scesi in strada per dire «basta». Soprattutto «basta nomadi, basta degrado, basta carrelli e rovistaggio - dicono dai comitati di quartiere - basta discariche fonderie abusive sugli argini del Tevere, basta prepotenze subite da donne, anziani e commercianti, basta angherie vero i ciclisti».

DENUNCE

«Le denunce sono all’ordine del giorno - dice il consigliere regionale Fabrizio Santori - La Magliana sta diventando un quartiere impraticabile. I marciapiedi sono trasformati in veri e propri accampamenti, gruppi di persone passano intere giornate con arroganza davanti alle attività commerciali con comportamenti davvero spiacevoli. Per non parlare degli autobus dove la fanno da padroni». A puntare il dito sulla situazione sono anche gli utenti della linea 128 dell’Atac, che da settimane si dicono ostaggio dei rom. «Siamo costretti ogni giorno a subire atteggiamenti aggressivi e vergognosi - racconta Marina Carboni, che ogni giorno prende questo bus - gruppi di ragazzi se la prendono spesso con anziani e donne sole. L’accattonaggio minorile ha raggiunto situazioni impossibili». «Bisogna intervenire in maniera sollecita e determinata potenziando gli uomini a disposizione del XV Gruppo della polizia municipale - aggiunge Santori - provvedendo a posti di polizia fissi e mobili nel quartiere».

NEGOZI CHIUSI

«Proprio su via della Magliana - raccontano dei proprietari di attività commerciali - alcune persone sono state costrette a chiudere i negozi. Sfido chiunque ad avere una attività dove ogni giorno gruppi di venti, trenta persone passano l'intera giornata ubriachi a disturbare i clienti, che con il passar dei giorni diminuiscono sempre più. Se le istituzioni non intervengono potrebbe succedere davvero l’irreparabile». C'è paura. Un senso di insicurezza diffuso e il timore di uscire la sera. I furti in appartamento e gli scippi, le aggressioni ripetute, la stanchezza è tanta. «Ci hanno lasciati soli», denuncia esasperata Marianna, che da qualche anno ha avviato un’attività nella zona. «La situazione ormai è fuori controllo. Ma non ci dicano che siamo razzisti: qui ci sono molti stranieri, integrati e rispettati». E aggiunge: «Questo è un bel quartiere vicino a tutto si potrebbe stare davvero bene, se ci fosse più attenzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA