Mafia capitale, dissequestrato patrimonio ex ad Eur Spa Mancini

Riccardo Mancini
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Martedì 21 Aprile 2015, 18:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 17:34

L'ex ad dell'Ente Eur Riccardo Mancini, uno dei fedelissimi dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno nonché uno degli indagati eccellenti dell'inchiesta su Mafia Capitale, torna in possesso del proprio patrimonio, stimato in alcune decine di milioni di euro. Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza della capitale che, su richiesta degli stessi pm di piazzale Clodio, ha disposto il dissequestro dei beni mobili ed immobili del manager.

Alla base della decisione la revoca dell'ordinanza di custodia per Mancini da parte del tribunale della libertà che aveva ritenuto insussistente nei suoi confronti l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso.

L'ex ad dell'Ente Eur, arrestato a dicembre insieme con altre 36 persone, tornò quindi libero. I beni di Mancini, e di persone a lui riconducibili, dei quali è stato disposto il dissequestro consistono in quote societarie, conti correnti, immobili a Roma, una villa a Sabaudia, e due auto.

Nei confronti del manager rimane pendente la richiesta dei pm titolari dell'inchiesta su Mafia Capitale di sorveglianza speciale e obbligo di soggiorno per tre anni. Analoga richiesta, con annessa confisca dei beni, è estesa ad altri indagati tra i quali Massimo Carminati. Sul punto la sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Sorveglianza di Roma si pronuncerà nei prossimi mesi.

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