Mafia, estradato Vito Genco il boss della cocaina che conosce i traffici segreti di Ostia

Mafia, estradato Vito Genco il boss della cocaina che conosce i traffici segreti di Ostia
di Marco De Risi
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Lunedì 5 Maggio 2014, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 23:58
Il boss, con i suoi segreti, atterrato stamani all'aeroporto di Fiumicino. Vito Genco, 65 anni, in manette, sceso dall’aereo da Caracas circondato da agenti della Polaria e anche da due poliziotti dell’Interpol che hanno provveduto alla sua estradizione dal Venezuela dove è stato catturato a metà aprile. Il padrino, un broker della droga, originario di Partanna, in provincia di Trapani, è legato al clan dei Cuntrera-Caruana considerati i ”Rotschild” della mafia con interessi in mezzo mondo: dal Venezuela, Marsiglia fino al Canada, protagonisti da più di trent’anni in un traffico di tonnellate di stupefacente i cui proventi sono rimpiegati in attività economiche apparentemente pulite.



I Cuntrera-Caruana originari di Siculiana (Agrigento) ormai da anni hanno messo radici anche a Ostia come è dimostrato dai recenti arresti per mafia della polizia che hanno visto finire in manette membri della famiglia Triassi direttamente collegati ai padrini di Siculiana. Ecco che l’estradizione di Vito Genco potrebbe essere cruciale per rivelare ancora meglio complicità, alleanze del crimine organizzato sul litorale romano. Infatti le inchieste e gli arresti hanno appurato la presenza di più clan: quelli della camorra capeggiati da Michele Senese, quelli del boss Carmine Fasciani ma anche cellule della ’Ndrangheta.



Un territorio quello di Ostia martoriato negli anni da omicidi, faide, estorsioni ai commercianti e anche dalla presenza di colletti bianchi che hanno riciclato i soldi sporchi della mafia influenzando l’intera economia del Litorale. Vito Genco, così come hanno appurato le inchieste, è stato un uomo dei Cuntrera-Carruana e non a caso gli investigatori romani gli hanno dato la caccia per anni senza mia riuscire a catturarlo. Questa volta sono stati i carabinieri di Torino a localizzarlo e ad arrestarlo a Valencia, un cittadina venezuelana. Vito Genco deve scontare una condanna di oltre vent’anni di carcere per avere trafficato oltre 5000 chili di cocaina per conto dei padrini di Siculiana così come è emerso dall’operazione Cartagine. Da indiscrezioni, il boss, considerata anche l’età, potrebbe decidere di collaborare con le forze dell’ordine contando così su un cospicuo sconto di pena.



Ecco che la sua testimonianza sui delitti e i traffici di Ostia potrebbe essere cruciale. Lo dimostra il lavoro investigativo della polizia che ha monitorato i movimenti dell’imprendibile Vito Genco per oltre quindici anni e ha dimostrato i collegamenti fra lui e i signori del narco-traffico del quartiere romano che si affaccia sul mare.
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