Mafia Capitale, Roma sotto tutela. Superpoteri affidati a Gabrielli

Mafia Capitale, Roma sotto tutela. Superpoteri affidati a Gabrielli
di Sara Menafra
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Giovedì 27 Agosto 2015, 06:12 - Ultimo aggiornamento: 16:22
La linea scelta dal governo, sia per Mafia capitale, sia (e forse soprattutto) per quel che riguarda la gestione del Giubileo è quella della durezza. Ieri pomeriggio, quando le bozze del documento del ministro Alfano sugli interventi post Mafia capitale sono arrivate sul tavolo dei tecnici di palazzo Chigi, oltre che dello stesso premier Matteo Renzi, e contemporaneamente il sottosegretario Claudio De Vincenti ha definito le competenze per l'Anno Santo è sembrato a tutti chiaro che almeno politicamente si sia scelto di togliere il più possibile i poteri dalle mani del sindaco Ignazio Marino per affidarli ad altri. Prima di tutto al prefetto di Roma Franco Gabrielli ma poi anche ad una squadra di commissari ed esperti, compreso uno scelto direttamente da Palazzo Chigi e dedicato esclusivamente al controllo di legittimità sugli atti del Giubileo. Di fatto, i «tutor» del comune, oltre al commissario sugli attiamministrativi, saranno tre: lo stesso Gabrielli, il presidente dell'Anac Raffaele Cantone e Silvia Scozzese, l'ex assessore al bilancio che sarà delegata alla gestione del debito consolidato (sostituendo l'attuale commissario Varazzano). Almeno per quel che riguarda gli interventi di «bonifica» da Mafia Capitale, il consiglio dei ministri di oggi sarà una partita aperta con la possibilità che alcuni degli otto punti di intervento possano essere corretti in corso d'opera. Anche perché, come spiega chi ha rivisto le bozze, «in alcune di queste proposte si va ben al di là di quel che prevede il Testo unico sugli enti locali (Tuel)».



LA PROPOSTA

Il ministro Alfano, arriverà alla riunione con un documento che contiene accuse molto pesanti sul potere esercitato da Buzzi e Carminati nell'amministrazione capitolina fino alle due ondate di arresti e sulla mancanza di meccanismi di controllo adeguati. Chiederà al consiglio dei ministri di sciogliere il municipio di Ostia (per estensione la più grande amministrazione locale mai commissariata per mafia dopo Reggio Calabria) con l'insediamento, per diciotto mesi allungabili fino a ventiquattro, di tre commissari, guidati, molto probabilmente, dal prefetto Domenico Vulpiani. E' ancora in campo, anche perché il commissario del Pd Matteo Orfini ne ha fatto una delle sue battaglie principali, l'ipotesi di sciogliere anche il VI Municipio, detto «delle Torri». Diciotto tra dirigenti e dipendenti dell'amministrazione comunale saranno rimossi. Più difficili da applicare gli altri sei punti delle proposte di Alfano. Il ministro chiederà al governo di affidare al prefetto Gabrielli il «cronoprogramma» degli interventi di bonifica dell'amministrazione. Marino sarebbe così vincolato a concordare con la prefettura la riorganizzazione dei dipartimenti che verranno azzerati (Verde pubblico, Patrimonio, Politiche sociali e Casa). Sulla base del «principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato», salvo correzioni, il primo cittadino di Roma dovrà concordare con il prefetto anche i nuovi regolamenti sull'affidamento di lavori servizi e forniture; la revoca ”in autotutela” delle commesse assegnate senza gara; la formazione dell'albo per gli interventi in economia; il monitoraggio sulla centrale unica degli acquisti; la verifica dei contratti, compresi quelli con Ama e l'annullamento delle decisioni dirigenziali contestate e un nuovo protocollo di controlli interni.



L'ANNO SANTO

Più semplice l'applicazione della linea dura per quel che riguarda il Giubileo. Con un Dpcm che sarà firmato da Renzi oggi stesso, a Gabrielli, come già è avvenuto col prefetto Sala a Milano in vista dell'Expo, sarà affidato il ruolo di coordinatore apicale per tutto quello che riguarda l'Anno Santo. Al suo fianco sarà nominato un commissario ad hoc, scelto direttamente da Palazzo Chigi, che si occuperà di verificare atto per atto la legittimità amministrativa delle decisioni prese. Gabrielli avrà il potere di coordinamento sulle amministrazioni locali coinvolte anche a livello regionale e potrà nominare una squadra di tecnici, ovvero una «cabina di regia di esperti» scelti anche nell'ambito della Protezione civile, che ha guidato fino a pochi mesi fa (il budget complessivo sarà di 100mila euro). Infine, il consiglio dei ministri dovrebbe dare l'ok alla lista di interventi urgenti che il Campidoglio ha promesso di rivedere al ribasso entro questa mattina. Ma già oggi pomeriggio, nelle mani del Sindaco, resterà ben poco.