Mafia Capitale, a Ostia il dirigente con il pass disabili del boss

Mafia Capitale, a Ostia il dirigente con il pass disabili del boss
di Cristiana Mangani
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Domenica 12 Luglio 2015, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 14:21
ROMA Poco più di cento pagine che fanno molto male alla città: ci sono descritti comportamenti, omissioni, collusioni, complicità. Un sistema Roma che il prefetto Franco Gabrielli ha delineato nella sua relazione finale sullo stato della Capitale. E a sfogliare il documento continuano a emergere particolari sempre più degradanti. Non soltanto la politica ha continuato ad andare a braccetto con il crimine anche nel passaggio tra la giunta Alemanno e quella Marino, ma in più occasioni sembrano essere stati gli stessi amministratori a sollecitare “favori e mazzette”. Ostia a un passo dal commissariamento, è tra le più coinvolte: un dirigente del municipio circolava con il permesso per i disabili nelle aree a traffico limitato intestato al boss del litorale Carmine Fasciani. Per quale ragione Fasciani godeva di un pass per portatori di handicap? La circostanza, citata nella relazione del prefetto, lascia trapelare la contiguità tra amministratori e criminali. Riguarda l'ex direttore tecnico del municipio di Ostia Aldo Papalini, già coinvolto e arrestato in un'inchiesta sull'affidamento delle concessioni agli stabilimenti balneari.



Nel documento viene evidenziato come «il dottor Papalini sia risultato il fulcro di un articolato sistema corruttivo nell'ambito della gestione di numerosi appalti di lavori e concessioni per stabilimenti balneari in favore di società contigue alle associazioni criminali del territorio. Dalla perquisizione eseguita nei suoi confronti - si legge ancora nella relazione - è emerso addirittura il possesso del permesso di invalidità per la viabilità in aree a traffico limitato intestato al boss Carmine Fasciani utilizzato da Papalini sulla propria autovettura».



L'EX TERRORISTA

Viene poi sottolineato quanto fosse evidente l'estrema permeabilità dell'amministrazione locale alle richieste e agli interessi della criminalità, in particolare sulle concessioni balneari, chioschi bar, appalti per il verde pubblico e le potature degli alberi. Dalle risultanze dell'operazione “Mondo di mezzo”, infatti, questi collegamenti appaiono ancora più evidenti, tanto che il prefetto li cita. «Emerge - viene spiegato - che la sede legale dello Studio P srl sito in via Armando Arnuzzi del commercialista Paolo Luigi Proteo, è anche la sede dello stabilimento balneare Jumbo V gestito, tra gli altri, da Lorenzo Alibrandi, fratello di Alessandro (appartenente ai Nar e ucciso nel 1981), in favore del quale viene richiesto l'intervento di Massimo Carminati per contrastare asserite prepotenze poste in essere da un terzo soggetto».



IL BILANCIO

Tornando all'attività del Campidoglio, invece, la relazione evidenzia tra le anomalie il bilancio triennale 2012-2014 del Comune che «grazie alle pressioni esercitate da Carminati e Buzzi porterà alla sua modifica in sede di assestamento con un riconoscimento di un debito fuori bilancio di più di 12 milioni di euro relativo all'assistenza dei minori non accompagnati a favore delle cooperative legate a Buzzi». A breve la relazione di Gabrielli sarà sul tavolo dei magistrati romani che seguono l'inchiesta Mafia Capitale e non si escludono sviluppi.