Mafia Capitale, contributi ai politici e millanterie, il catalogo della banda al telefono

Mafia Capitale, contributi ai politici e millanterie, il catalogo della banda al telefono
di Valentina Errante
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Sabato 6 Dicembre 2014, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 08:32
Finora dagli atti dell'inchiesta era saltato fuori soltanto un sms: «ok grande capo». Erail messaggio di Micaela Campana, responsabile Welfare del Pd e moglie di Daniele Ozzimo, per Salvatore Buzzi, mediatore tra Carminati e le istituzioni.







C'era stato solo un certo imbarazzo. Ma adesso sorge il sospetto che i rapporti tra la holding criminale e la parlamentare non fossero soltanto personali, perché leggendo le nuove intercettazioni dell'indagine su Mafia Capitale il riferimento è ai contributi elettorali. E insieme a quello della Campana, dalle carte, emergono i nuovi nomi di politici. Le informative del Ros raccontano anche la scommessa per il dopo Alemanno, fino a Marino, e il tentativo di arrivare al Viminale, con Buzzi che sarebbe riuscito a incontrare anche il sottosegretario agli Interni Filippo Bubbico.



IL FINANZIMENTO

Il 5 maggio 2013, i carabinieri registrano una conversazione nell'ufficio di Buzzi, viene registrata una conversazione alla quale partecipa anche Carminati. Buzzi dice: «Allora te sto a di no, riguardo a Michela, Michela e Bubbico stanno allo stesso partito no? Se gli dicessi...io domani siccome la devo vede' prima de Gasbarra...e siccome dovemo dagli pure 20mila euro per sta cazzo de campagna elettorale..ce fai aprì sta cosa te damo un euro a persona.. per la campagna elettorale», Poco dopo è sempre Buzzi a dire: «mo se me compro la Campana..se me compro la Campana». Ma Buzzi e i suoi parlano anche dell'europarlamentare del Pd Enrico Gasbarra: «Noi devi capì, noi il nostro mondo è Gasbarra» diceva Buzzi a maggio scorso e ricordava l'importanza di far votare Gasbarra, candidato alle europee. Continuava Claudio Caldarelli: «Noi nell'ambito de ste cose...nell'ambito di questa monnezza, i voti già semo arrivati a 43 mila euro, eh, Tassone 30, 10 Alemanno 40..Europee adesso?» E Buzzi replica: «e questi i 3 e 5 (3500 euro, ndr)..questo se chiama D'Ausilio.. perché noi pagamo tutti come vedi». Finita la conversazione, Buzzi ribadiva che “se io dicessi...siccome la Campana..... io domani la vedo». Dalla segreteria di Gasbarra arriva una secca smentita: «Gasbarra non conosce né Buzzi né Carminati e non ha mai preso un euro». Soprattutto viene smentito un incontro tra Buzzi e Gasbarra che, sempre secondo le intercettazioni, sarebbe avvenuto il 5 maggio scorso. «Abbiamo ricostruito l'intera giornata - replicano dalla segreteria dell'eurodeputato e alle 13.30, orario del presunto appuntamento, Gasbarra partecipava a un incontro pubblico».



IL VIMINALE

Carminati & co vogliono arrivare al ministero dell'Interno, sperano di ottenere appalti, vorrebbero gestire il Cara di Mineo. «Alfano sta solo coi siciliani - dice Carminati - non si fida più di nessuno». Cercano qualcuno che faccia da tramite con il ministro. Il 5 maggio 2013 i carabinieri intercettano una telefonata tra Carminati e Buzzi. Il re delle coop dice: «dopodomani vedo il capo segreteria de Bubbico» e Carminati replica «Bubbico con Alfano adesso non ce sta». L'incontro, però, non è stato riscontrato. E' alla vigilia delle elezioni comunali che Salvatore Buzzi, in un'intercettazione telefonica dice: «Per le elezioni siamo messi bene, perché Marino siamo coperti, Alemanno siamo coperti e con Marchini c'ho...Luca che piglia i soldi per questo non rompesse il cazzo...cinquemila euro al mese, roba da non credere...però è un investimento pure quello». (Luca Gramazio, ndr). E' in una conversazione tra Buzzi ed Emilio Gammuto che il re delle coop racconta di avere incontrato le prime volte Alemanno grazie alla mediazione di Franco Panzironi: «Se era Veltroni col cazzo ti riceveva così. Veltroni ti mandava qualche scagnozzo della segreteria e stai bene così». Il 28 marzo scorso, invece, Buzzi racconta un'altra storia, sembra chiaramente millantare, facendo riferimento all'ex capo di gabinetto, arrestato per i favori concessi alla holding criminale da componente del coordinamento nazionale sull'accoglienza per i richiedenti asilo: «Ma se Odevaine c'ha tutta sta roba, ma Veltroni quanta roba c'ha? Scusa perché se tu sei stipendiato dal Comune a 3 mila euro al mese come fai ad averci un impero in Venezuela?».



NON PAGARE LA DESTRA

Alla vigilia delle europee Buzzi e il suo collaboratore fanno i conti: «Sono 100 pasti a 35 euro.. per cui già fai il bonifico poi io, io te porto la fattura. eh..100 pasti a 35 euro», dice Guarany. E Buzzi: «3 mila..3 mila e 5 paghi una fattura dei pasti.. una cena». E un altro degli indagati: «Io c'ho 2 mila euro la cena ma lunedì». E Buzzi: «La destra non ce serve più niente, non dovemo paga' più nessuno a destra..non so se m'hai capito!”.