Roma, Buzzi, la coop incassa ancora: «Mezzo milione dal Comune»

Roma, Buzzi, la coop incassa ancora: «Mezzo milione dal Comune»
di Lorenzo De Cicco
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Luglio 2015, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 09:02
Gli ultimi due affidamenti sono stati protocollati un mese fa: si tratta di un impegno di fondi da 11mila euro per l'apertura di una struttura per clochard durante l'estate (fa parte del “Piano caldo”) e della liquidazione di 45mila euro per un centro d'accoglienza, sempre per senza fissa dimora, che è stato aperto a febbraio a Castelverde durante l'emergenza freddo.



Le due determine sono state firmate il 4 e 8 giugno scorsi, ma sono solo la punta dell'iceberg dei contributi che la coop Eriches 29 ha ricevuto dal Comune di Roma dopo lo scandalo di Mafia Capitale. Dal 1 gennaio 2015 a oggi (quindi dopo gli arresti di Buzzi e soci), tra impegni di spesa e liquidazioni, il Campidoglio ha destinato oltre mezzo milione di euro a questa cooperativa che, come si legge nel suo sito internet, è «espressione diretta» del gruppo 29 giugno, il consorzio del sistema Mafia Capitale di cui il braccio destro di Massimo Carminati è stato presidente e dominus, prima che i giudici sequestrassero tutte le quote azionarie sostituendo gli amministratori.





IL VOLUME D'AFFARI

Dopo gli arresti legati all'inchiesta sul Mondo di mezzo il flusso di denaro stornato dall'amministrazione comunale all'ex coop di Buzzi ha solo diminuito il suo volume d'affari, ma non si è arrestato. Tra proroghe e gare, alla Eriches 29 solo nei primi 6 mesi del 2015, sono stati destinati 621mila euro.



RICICLAGGIO

Il primo contributo è datato 2 gennaio 2015, un mese esatto dopo i primi 37 arresti dell'inchiesta sul clan Buzzi-Carminati. Il Dipartimento Politiche Sociali ha destinato 144mila euro a un'Ati (associazione temporeanea di imprese) che ha come capofila la Eriches 29 per la «gestione del villaggio attrezzato» di Castelromano, vale a dire il campo rom dove, secondo il giudice per le indagini preliminari, il gruppo Eriches-29 giugno avrebbe messo in atto «condotte di riciclaggio» del denaro.



Scrive il gip: «L'esecuzione dei lavori presso il campo nomadi di Castel Romano è stata una delle situazioni in cui è stato possibile verificare la genesi dei flussi finanziari illegali, la loro veicolazione nelle casse della Eriches, l'esecuzione di operazioni intese a impedire l'individuazione dell'illecita provenienza, la destinazione dei flussi al destinatario finale, Massimo Carminati».



Per «tenere sotto controllo» questo campo il sodalizio mafioso, secondo i pm, avrebbe chiesto addirittura l'appoggio al clan rom dei Casamonica. Il Campidoglio però, un mese dopo gli arresti, ha deciso di affidare nuovamente al gruppo guidato da Eriches 29 la gestione del villaggio. Addirittura sottolineando, nella determina, gli affidamenti precedenti. Per l'amministrazione sarebbe stato «molto oneroso» poi spostare il villaggio con tanto di depuratore e centrale elettrica che serve il villaggio attrezzato.



Il flusso di contributi è continuato anche nei mesi successivi, anche perché, dopo l'intervento dell'autorità giudiziaria, a fine dicembre le coop del gruppo «hanno riottenuto il certificato anti-mafia», come ha spiegato uno degli amministratori, Davide Franco. E così il 26 febbraio alla Eriches 29 sono stati affidati 136mila euro per continuare a gestire un centro per minori; il 18 marzo sono stati liquidati 47mila euro per un centro per clochard a Castelverde aperto a dicembre; il 26 marzo sono state protocollati due atti, uno con 55mila euro per una struttura dedicata a madri con figli minori (per il periodo aprile-giugno 2015) e un altro con 50mila euro per un centro per persone disagiate (aperto ad aprile).



101mila euro sono stati destinati al Centro di accoglienza notturna di Castelverde per il periodo maggio-giugno 2015; il 13 maggio sono stati liquidati, sempre per il centro per madri con minori, quasi 16mila euro (per il periodo gennaio 2015) e il 29 maggio nelle casse dell'ex coop di Buzzi ne sono arrivati altri 14mila (per le prestazioni di febbraio). L'ultimo affidamento, di pochi giorni, fa: 56mila euro per una struttura per clochard da tenere in piedi durante l'emergenza freddo e per il piano caldo.