Mafia Capitale, lo “spezzapollici” di Massimo Carminati: «Rovinato da donne e cocaina»

Mafia Capitale, lo “spezzapollici” di Massimo Carminati: «Rovinato da donne e cocaina»
di Adelaide Pierucci
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Sabato 25 Aprile 2015, 06:12 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 10:24
Dopo la notorietà per Mafia Capitale, gli strascichi giudiziari del passato, da balordo squattrinato. Matteo Calvio, 47 anni, lo «Spezzapollici» di Massimo Carminati, ieri, con tanto di scorta della polizia penitenziaria, si è ritrovato a piazzale Clodio, aula monocratica, ed ha preso parola per difendersi da un'accusa di appropriazione indebita di anni fa, quando affittò ai Parioli un furgone e non lo resituì: «Sono ridotto così per la cocaina», ha detto. Pantaloni e maglione color pastello, tatuaggi nascosti sui muscoli da buttafuori, l'esattore della banda del Nero, ha insistito per dire la sua: «È vero, sì, ho preso quel furgone, ma poi non l'ho più usato. È rimasto nella casa della mia ex moglie, che lo aveva chiuso con dei lucchetti, tanto che non lo potevo portare via. Così quando me lo hanno sequestrato era là, a Sacrofano (dove nei paraggi viveva pure Carminati ndr). Qualche mese dopo io non c'ero. Si sa: quando i soldi girano con le donne è tutto a posto e poi va tutto a rotoli. Comunque ne ho fatte tante e sono così per la cocaina», ha ammesso davanti alla corte, assistito dall'avvocato Danilo Siliquini.

LA PROFEZIA

Calvio, 47 anni, detto anche «Watson l'elementare», già nella banda era noto perché avrebbe combinato dei guai. Come quando pensò di infiltrarsi nelle forze dell'ordine. Un piano, pare, non adatto a lui. Watson, infatti, si occupava della riscossione dei crediti, ovvero era incaricato, con le buone e con le cattive, di farsi consegnare le rate degli interessi dati a strozzo. Quando Calvio, detto anche “Spezzapollici” per via dei metodi, espose il suo piano, Carminati lo aveva ammonito preoccupato: «Nun me fa' impicci...». Poi il boss aveva sospirato: «Questo ce manna tutti bevuti».



LE SBRUFFONATE

Eppure dalle carte emerge che Calvio, un omone tutto muscoli che si è scoperto avere un debole per la cocaina. Anche se covava il desiderio di lanciarsi in politica. Così nel 2012, sulla sua bacheca di Facebook, aveva scritto: «Da ieri sono diventato un membro dei Movimento 5 stelle. Stiamo aprendo uno studio presso le zone Infernetto, Acilia, Ostia dove daremo vita al movimento di Beppe Grillo». Post poi smentito dai grillini: «Tale personaggio, non hai mai ricoperto alcun incarico all'interno del M5s».