In tasca aveva 225 euro. L'incasso di una giornata di lavoro. I soldi li hanno sequestrati i carabinieri che l'altra sera lo hanno denunciato per la violazione di un articolo del codice della strada, quello che vieta a chiunque di fare il parcheggiatore abusivo, appioppandogli una sanzione amministrativa di circa 700 euro. Protagonista un turco di 51 anni, che da tempo ha trasformato il cantiere dell'area pedonale davanti al Macro a Testaccio, affidato a una ditta privata, in un parcheggio serale per i clienti dei locali attorno a piazza Giustiniani. Quando cala la sera, in perfetto orario, il turco arriva, sposta le transenne che delimitano il cantiere e le sistema in modo da ottenere un accesso preferenziale alla piazzetta vietata al traffico, così da poter fare sistemare le auto di chi per un motivo o per l'altro ha deciso di passare la serata a Testaccio. Tutto questo fomentando l'ira dei residenti, che hanno combattuto per avere la piazzetta pedonale, e che oggi si ritrovano a passeggiare davanti a un parcheggio improvvisato, con tutti i rischi del caso.
Non sono bastate le lettere, le mobilitazioni dei comitati del quartiere.
LA SOLUZIONE Ci hanno pensato due ragazze che l'altra sera, dopo essere state invitate insistentemente dal turco a versare la tariffa per la sosta, hanno chiamato i carabinieri. I militari sono arrivati in un lampo, hanno pizzicato il parcheggiatore, portandolo in caserma per l'identificazione e facendo seguire l'iter amministrativo che si applica in questi casi. Non essendoci stata alcuna minaccia, però, l'accusa per estorsione che solitamente tiene lontano gli abusivi per un po', è sfumata. Le auto parcheggiate sull'area della piazzetta del cantiere, invece, sono rimaste lì per tutta la sera. Dei vigili, nemmeno l'ombra. Unica novità: da oggi, per tutti i weekend, annuncia Trombetti, la ditta che sta eseguendo i lavori assicurerà la presenza di un vigilante privato, in attesa dei paletti per delimitare l'area, che da settimane attendono il parere della Soprintendenza. Ovviamente, turco permettendo.