Allarme clochard, bevono mix di alcol e antigelo per scaldarsi: già tre morti sospette

Allarme clochard, bevono mix di alcol e antigelo per scaldarsi: già tre morti sospette
di Giulio Mancini
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Martedì 4 Marzo 2014, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 17:39
Quello dell'uomo trovato privo di vita luned 3 marzo al secondo piano del parcheggio E il terzo caso in quaranta giorni: si sospetta che i clochard deceduti facessero consumo di antigelo nella speranza di scaldarsi.

Si fa largo l'agghiacciante ipotesi da parte della polizia giudiziaria dell’aeroporto di Fiumicino nel seguito delle indagini per stabilire le cause del decesso dell’uomo, in avanzato stato di decomposizione, rinvenuto nei pressi dei parcheggi coperti. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale del Verano. Saranno l’autopsia e gli esami tossicologici a stabilire le cause del decesso.



Secondo quanto si è appreso, la polizia giudiziaria diretta dal dirigente Rosario Testaiuti e coordinata dal Dirigente della V Zona Antonio Del Greco, ha rinvenuto vicino al corpo e sequestrato anche alcune bottiglie contenente dei liquidi, sui quali sono in corso accertamenti, che l’uomo potrebbe avere ingerito.



Proprio lo scorso 20 gennaio un altro clochard romeno, 46 anni, che frequentava saltuariamente anche lo scalo di Fiumicino, dopo avere avvertito un malore ed essere stato trasferito con nell’ospedale “Grassi" di Ostia, era deceduto dopo tre giorni dal ricovero. In questo caso gli esami tossicologici riscontrati dai medici, avrebbero confermato la morte per l’ingestione di sostanze tossiche del tutto simili a quelle che compongono il liquido antigelo delle automobili.



Nello stesso periodo, sempre secondo fonti investigative, un’analoga morte si sarebbe verificata nell’ospedale San Camillo di Roma. In quest’ultimo caso a perire un altro uomo di 47 anni, d'origine romena, che viveva in una baracca nella zona del Laurentino. All’origine del decesso, stando alla Perizia da parte dell’incaricato della Procura di Roma, l’ingestione della stessa sostanza chimica. Sempre secondo i periti incaricati dalla Procura, sarebbero almeno una decina i casi di altri clochard deceduti nella Capitale tra lo scorso e quest’anno per le medesime circostanze.
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