Lazio, tagli delle poltrone e degli sprechi:
«In due anni un miliardo di risparmi»

Lazio, tagli delle poltrone e degli sprechi: «In due anni un miliardo di risparmi»
di Mauro Evangelisti
2 Minuti di Lettura
Martedì 21 Ottobre 2014, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 16:29
Oltre un miliardo di spending review. Con questo annuncio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha sintetizzato quanto si sta facendo sul fronte dei risparmi: circa 382,5 per il 2014, altri 697 per il 2015. Ma è evidente che la conferenza stampa convocata questa mattina dal governatore del Lazio è anche una risposta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo il duro scontro della settimana scorsa sul tema dei tagli alle regioni (in totale 4 miliardi) previsti dalla manovra.



Oggi Zingaretti ha smussato gli angoli: «Siamo molto contenti che si sia aperto un confronto con il Governo, che non è contro qualcuno, ma per l'Italia. Noi non sappiamo quale sarà il totale della riduzione dei trasferimenti alle Regioni, faremo i conti con le cifre esatte. Non siamo arrabbiati, da parte nostra c'è al mille per mille lo spirito di collaborazione con il Governo. Siamo però preoccupati».



Come si è arrivati a un miliardo di revisione della spesa? In sintesi: il grosso, nel 2014, è stato ottenuto (246 milioni) dalla centrale unica degi acquisti, ma nel conto vanno messi anche i tagli ai costi della politica e la riduzione delle società controllate e di 500 poltrone. Il blocco del turnover della sanità vale 49 milioni di euro. E il 2015? Anche in questo caso molto passerà dalla centrale unica degli acquisti (327 milioni) e dal blocco del turnover per i lavoratori della sanità (99 milioni). La rinegoziazione del debito vale 90 milioni. Altro arriverà da tagli dei costi della politica e delle poltrone, dai tempi di pagamento nella sanità e dalla riduzione del contenzioso sempre nella sanità. Zingaretti ha anche aggiunto: «Tra pochi giorni uscirà una nuova gara rivoluzionaria sulla logistica sanitaria: il Lazio si doterà del Magazzino unico regionale digitale per le forniture sanitarie, perché oggi non bisogna solo controllare la famosa siringa quanto si paga, ma la tragedia italiana è che poi noi non siamo in grado di controllare, una volta acquisita la siringa, anche l'iter, se ci sono sprechi, se rimane nel sistema sanitario pubblico o prende le strade magari del crimine, come accaduto al Policlinico Umberto I». Altri 100 milioni potrebbero arrivare dalla dismissione immobiliari.



Conclusione: «Abbiamo colpito tante sacche di conservatorismo, penso alle lobbies che c'erano dietro questi sprechi. Ricordiamoci che dietro ogni euro rubato ai cittadini perché speso male, c'è sempre un interesse corporativo o illegale organizzato e capite cosa ha voluto dire in 18 mesi tagliare un 1 miliardo di sprechi». Dalla minoranza critico Giusepep Cangemi (Ncd): «Zingaretti ha una bella faccia tosta: il Lazio sprecone di cui parla è quello governato a più riprese dalla sinistra; la cattiva politicà e degli scandali, come la chiama lui, ha travolto anche molti consiglieri del Pd che dai banchi del consiglio regionale sono passati agli scranni del Parlamento, qualcuno è diventato addirittura sindaco».

© RIPRODUZIONE RISERVATA