«Irpef, i romani devono pagare meno»

«Irpef, i romani devono pagare meno»
di Simone Canettieri e Fabio Rossi
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Giovedì 10 Settembre 2015, 05:49 - Ultimo aggiornamento: 08:58
L'addizionale comunale sull'Irpef pagata dai romani - il 9 per mille, l'aliquota più alta d'Italia - «potrebbe essere ridotta, portandola quantomeno sui livelli del resto del Paese», spiega Roberto Morassut, deputato Pd e assessore all'urbanistica nelle giunte Veltroni. Ad accendere lo scontro sulla tassa è l'intervento di Marco Causi alla commissione capitolina bilancio sul tema del debito anteriore al 2008.



Il grande buco dei conti capitolini è passato sette anni fa al commissario straordinario, che riceve ogni anno un contributo di 500 milioni dallo Stato per ripianare il debito. Parte dei fondi utilizzati (circa 200 milioni) arriva però da una parte dell'addizionale Irpef (il 4 per mille) versata dai cittadini della Capitale. «È da quattro anni che questa amministrazione campa con i soldi della gestione commissariale - sostiene il vice sindaco - Questo mi fa pensare che i 500 milioni annui che vanno a finire nella gestione commissariale sono troppi: tant'è vero che poi tornano indietro».



LE IPOTESI Se la gestione commissariale - fino al mese scorso guidata da Massimo Varazzani, ora sostituito da Silvia Scozzese - riceve troppi soldi, vuol dire che i fondi extra potrebbero essere meglio utilizzati. E qui le strade, nel Pd, si separano: «Potremo lavorare in modo molto più integrato e coordinare le due gestioni in modo da fare più efficienza, che significa risorse che tornano dallo straordinario nell'ordinario», propone Causi. In sostanza: utilizziamo le risorse avanzanti nel bilancio ordinario del Campidoglio.



Ma non tutti sono d'accordo. Anche perché, come detto, parte di questi soldi arrivano dalle tasche dei romani, sotto forma di addizionale Irpef, già da sette anni. «Se davvero ci sono soldi che tornano indietro dalla gestione commissariale, è giusto pensare a una riduzione dell'aliquota supplementare pagata a Roma - sottolinea Morassut - La misura sarebbe in linea con l'orientamento del Governo, che è quello di ridurre la pressione fiscale, e aiuterebbe a ridare fiato alle famiglie e all'economia romana». L'idea del parlamentare dem è quella di «ridurre inizialmente almeno all'8 per mille, riportando l'addizionale romana entro i limiti previsti per gli altri comuni italiani».



I RISPARMI Nel frattempo, in mancanza di altre risorse, si punta a utilizzare i ribassi s'asta delle prime gare d'appalto del Giubileo per finanziare altri interventi. «Rispetto ai ribassi d'asta, che non saranno una cifra indifferente, abbiamo la possibilità di fare un'attività di riprogrammazione», dice l'assessore capitolino ai lavori pubblici, Maurizio Pucci.