Roma, ventunenne inglese travolto da un'auto a 10 km dal suo albergo: ricoverato in pericolo di vita

Roma, ventunenne inglese travolto da un'auto a 10 km dal suo albergo: ricoverato in pericolo di vita
di Luca Lippera
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Sabato 18 Aprile 2015, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 09:38
Come ci è finito lassù e perché? Corey Atkinson, un ragazzo inglese di ventun'anni che sapeva pochissimo di Roma, è stato travolto giovedì sera da una macchina in uno sperduto piazzale di Vigne Nuove, vicino al Nuovo Salario, di cui solo i residenti - e nemmeno tutti - conoscono l'esistenza. Atkinson, di una cittadina vicino Newcastle, nel nord della Gran Bretagna, è ricoverato in gravissime condizioni nel reparto Rianimazione dell'ospedale Sant'Andrea e i vigili urbani ritengono che il giovane si fosse perso e stesse cercando un autobus quando è stato investito. Corey, che era da solo al momento dell'incidente, era alloggiato in un albergo in Centro a chilometri di distanza dal luogo dell'incidente ed è questo che ha suscitato moltissime domande tra gli agenti della Polizia Municipale.

IL CONSOLATO

L'incidente è avvenuto giovedì sera poco dopo le nove all'incrocio tra largo Visconti e via Cesco Baseggio. L'investitore, un italiano, si è fermato e ha cercato di soccorrere la vittima. «Me lo sono trovato davanti all'improvviso», ha detto. Il ragazzo è stato portato con un'ambulanza del 118 al Sant'Andrea, nella periferia nord, e i primi accertamenti hanno evidenziato un gravissimo trauma cranico: edema cerebrale, sospetta frattura dell'osso temporale, condizioni giudicate «estremamente gravi e forse non reversibili». Prognosi riservata, ovviamente, e pericolo per la vita. I vigili urbani del III Gruppo hanno avvisato il consolato britannico e ieri pomeriggio la madre del giovane è arrivata a Roma con un aereo dall'Inghilterra.

I DUBBI

Dopo l'incidente nessuno si è fatto vivo nell'albergo dover era alloggiato Atkinson per cercarlo. Il che ha indotto i vigili a ipotizzare che il ragazzo fosse a Roma da solo. Ma come ci capita un giovane inglese - da solo, senza un apparente motivo, di notte, a piedi - in uno degli angoli più sperduti e deserti della periferia nord? «È quello che ci stiamo chiedendo anche noi - dice Davide Orlandi, comandante dei vigili del III Gruppo - Tutto è possibile. Speriamo che qualcuno, leggendo della storia, si faccia avanti per darci qualche dettaglio». Tra largo Visconti e via Baseggio c'è un capolinea degli autobus. C'è l'ipotesi che il ventenne fosse andato al centro commerciale ”Porta di Roma” - lontano un paio di chilometri - e che si sia perso nel tentativo di tornare a piedi in Centro. La zona è sperduta e notoriamente malcollegata. «Il ragazzo - ha detto l'investitore - è uscito dal bordo della strada». Magari voleva chiedere un'indicazione, è finito sotto.