Sono questi i risultati di una complessa attività di indagine delle Fiamme Gialle, culminata oggi con «l'esecuzione su Roma e Avellino del decreto di sequestro preventivo per equivalente per oltre 8 milioni di euro, emesso dal Gip su richiesta della procura della Repubblica di Roma».
È stato accertato dai finanzieri che le cooperative editoriali avevano aggirato, anche con false attestazioni, la normativa di settore che vieta ad uno stesso soggetto di richiedere erogazioni pubbliche per più di una testata giornalistica. Attraverso società di comodo e prestanome nullatenenti sono stati, altresì, gonfiati i costi delle imprese editrici con false fatturazioni per importi milionari, anche al fine di indurre in errore il Dipartimento per l'informazione e l'editoria presso la presidenza del Consiglio, allo scopo di ottenere un contributo dall'importo maggiorato«.
I finanzieri hanno esattamente ricostruito l'operazione illecita nonostante siano state occultate le relative scritture contabili.
La Procura della Repubblica di Roma sta procedendo con le Fiamme Gialle nei confronti delle 2 cooperative e di 4 soggetti resisi responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti«. In questa vicenda è tempestivamente intervenuta anche l'Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, applicando una sanzione amministrativa superiore a 100 mila euro nei confronti del 'dominus' occulto delle due imprese editoriali«.
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