Giubileo, ecco il piano: appalti in tempi rapidi, al prefetto l'incarico di coordinatore

Giubileo, ecco il piano: appalti in tempi rapidi, al prefetto l'incarico di coordinatore
di Simone Canettieri e Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Agosto 2015, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 09:13
Cantieri aperti anche di notte per recuperare il tempo perduto. Si va dall’intervento nel dettaglio come la riqualificazione di piazza della Repubblica o la rimozione dei sampietrini a via IV Novembre alla ripulitura delle zone delle stazioni ferroviarie vicine al Vaticano. L’elenco delle opere che si dovranno realizzare a Roma da qui all’8 dicembre, giorno d’apertura del Giubileo, per preparare Roma al Giubileo verrà riscritto questa mattina per l’ennesimo volta dalla giunta, così come chiesto dal governo, che concederà il dimezzamento dei tempi per l’espletamento degli appalti. Tenendo conto che di fatto è la quarta volta che il Campidoglio vara un elenco di interventi, è evidente che qualcosa non ha funzionato.



Oggi dovrebbe sbloccarsi la situazione: nella stessa mattinata la giunta vara la delibera sui cantieri, riveduta e corretta, il governo subito dopo approva una serie di atti che velocizzano i tempi per le gare. Ma siamo già in ritardo, mancano appena 73 giorni all’apertura della Porta Santa. Non solo: questo doppio intervento tra Campidoglio e Palazzo Chigi non sbloccherà definitivamente la situazione, visto che c’è ancora incertezza sulle risorse e la prossima settimana dovrà svolgersi l’ennesimo vertice tra Roma Capitale e il Ministero dell’Economia. Al prefetto Franco Gabrielli andrà il ruolo di coordinatore delle attività giubilari (ma questo compito non tocca da vicino la realizzazione delle opere).





FONDI

Da sapere: non si sta parlando di trasferimenti dallo Stato al Campidoglio. Ad oggi ci sono solo i 50 milioni di euro che si possono spendere grazie all’allentamento dei vincoli del patto di stabilità, la speranza è di aumentare la disponibilità, con altri 30-40 milioni. In Campidoglio si augurano di potere aprire i primi cantieri entro il 10 settembre e assicurano che si lavorerà 24 ore su 24. Alfonso Sabella, assessore alla Legalità: «Abbiamo il sorteggio delle ditte da invitare, delle commissioni giudicatrici, il protocollo integrità e antimafia, una task force che andrà a verificare i lavori durante la loro esecuzione». Ci saranno anche i controlli costanti dell'Autorità nazionale anticorruzione. Ad oggi si può parlare di quattro differenti provvedimenti di Roma Capitale sulle opere da realizzare: prima c’è stata la lista dei 131 interventi necessari inviata al Governo; poi, il 6 agosto, la delibera 274 che definisce sì i poteri per accelerare le opere ma comprende anche essa la lista extra large degli interventi; una settimana dopo, ecco un’altra delibera, la 284, che mette in fila i 48 progetti definitivi. Infine, colpo di scena, il 25 agosto si vedono il vicesindaco Marco Causi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e si scopre che serve una nuova delibera, perché quella del 6 agosto non va bene.





LE CORREZIONI

Oggi da una parte la giunta riscrive la delibera determinando, spiegano i tecnici, la filosofia di approccio, non era delineato il contesto in cui si andava a operare. Sarà anche delineata meglio la parte dei poteri di deroga del sindaco in materia di traffico, mobilità e inquinamento acustico. In parallelo, subito dopo, oggi in un consiglio dei ministri tutto dedicato a Roma visto che si parlerà anche della relazione di Alfano su Mafia Capitale, il Governo darà via libera al dimezzamento dei tempi per gli appalti.



Roma, per le opere legate al Giubileo, potrà ridurre da 30 giorni a 15 il tempo per la presentazione delle offerte, da 60 a 30 per la pubblicazione del bando.
Comunque, le gare avverranno sempre. Con questo piano last minute, cosa potrà fare Roma per farsi trovare pronta all’invasione di 25 milioni di euro? L’elenco più affidabile è quello della delibera del 13 agosto («Progetti definitivi connessi all’apertura del Giubileo»): ci sarà la manutenzione delle strade in centro (dai lungotevere a piazza alla zona vicino a piazza Venezia) ma anche in periferia; ci sono lavori di ammodernamento per cinque ponti (Cavour, Umberto I, Sant’Angelo, Vittorio Emanuele II e Principe Amedeo); c’è la riqualificazione delle stazioni, in particolare quella di San Pietro; la ristrutturazione o la riapertura di una rete di bagni pubblici. Gli investimenti interesseranno anche le aree verdi e l’arredo urbano. Tutto di corsa, con la speranza di presentarsi pronti l’8 dicembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA