Giubileo, appello Comune Roma: mancano 300 milioni, servono entro giugno

Giubileo, appello Comune Roma: mancano 300 milioni, servono entro giugno
di Fabio Rossi
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Domenica 5 Aprile 2015, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 19:05
Servono trecento milioni, entro due mesi, per affrontare le spese più urgenti in vista del Giubileo straordinario che partirà l'8 dicembre. Ufficialmente le trattative con il Governo per i contributi da destinare al Campidoglio per l'Anno santo partiranno soltanto dopo la relativa Bolla papale, che sarà emanata sabato prossimo.



Ma i contatti informali con Palazzo Chigi sono già partiti, così come quelli con il neo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, anche perché il tempo stringe. Approvato da poco il bilancio di previsione, a giugno bisognerà già mettere nero su bianco la manovra di assestamento, che di solito arriva negli ultimi mesi dell'anno. Il motivo? Si devono far partire in tempo utile quegli interventi necessari a ospitare il grande evento religioso, dalla manutenzione straordinaria delle strade cittadine all'ammodernamento delle linee A e B della metropolitana. E per avviare i cantieri, sarà d'obbligo avere già i soldi in cassa.



LA TRATTATIVA

I primi segnali, per la verità, non sono entusiasmanti. Proprio nei giorni scorsi Ignazio Marino ha lanciato l'allarme: Palazzo Chigi ha assicurato i 110 milioni annui per gli extra costi di Roma Capitale, ma contemporaneamente il Campidoglio ne conta altrettanti in meno, tra tagli al fondo di solidarietà dei Comuni e soldi necessari per il trasporto pubblico locale. Per questo motivo è partita una prima traccia di “santa alleanza” tra le Città metropolitane. Il chirurgo dem ha allacciato i primo contatti con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e quello di Napoli, Luigi De Magistris.



I tre primi cittadini si incontreranno giovedì, con l'obiettivo dichiarato di formare una cabina di regia dei grandi Comuni per trattare con il Governo e convincerlo ad allentare i cordoni della borsa. Le Città metropolitane, con l'ultima Legge di stabilità, hanno perso complessivamente 256 milioni, con la Capitale che subisce il taglio più consistente: meno 87 milioni. Parallelamente, però, il Campidoglio dovrà giocare un'altra partita, che riguarda soltanto Roma: i contributi straordinari per il Giubileo.



I COSTI

Nessuno, in realtà, dubita della volontà di Palazzo Chigi di sostenere la Città eterna per il periodo giubilare. Le incertezze arrivano dall'entità dei contributi e, soprattutto, dai tempi di erogazione da parte dello Stato. Se per accoglienza, straordinari dei dipendenti, pulizia cittadina e smaltimento rifiuti i fondi possono arrivare anche strada facendo, per gli interventi di manutenzione straordinaria della città i tempi sono molto più stretti.



Le urgenze più immediate sono i cento milioni necessari a lanciare un piano di manutenzione stradale e i circa duecento destinati all'ammodernamento delle vecchie linee della metropolitana e all'acquisto di nuovi autobus. Se il Governo dovesse optare per un aiuto fiscale al Campidoglio, per esempio riconoscendo a Roma una parte dell'Iva in più generata dal Giubileo, i fondi potrebbero essere “anticipati” in tempo utile consentendo a Palazzo Senatorio di sforare i limiti di spesa stabiliti dal patto di stabilità degli enti locali.