Regione Lazio, funzionario arrestato mentre intasca una mazzetta

Regione Lazio, funzionario arrestato mentre intasca una mazzetta
2 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Gennaio 2015, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 19:19
Un funzionario della regione Lazio è stato arrestato proprio mentre intascava una tangente di mille euro che avrebbe poi utilizzato per l'acquisto di una caldaia di casa.



A bloccare Ascenzo Cimaglia, 64 anni sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Il funzionario era in servizio presso la Direzione Regionale per lo Sviluppo economico e le Attività produttive - Area Commercio e Servizi al Consumatore. La mazzetta è stata chiesta al responsabile di un'onlus del Lazio che ha beneficiato di finanziamenti.



L'arresto, eseguito dal Nucleo di Polizia Tributaria della Capitale, è scaturito proprio dalla denuncia presentata dal responsabile della Onlus che opera nel settore della tutela dei cittadini e dei consumatori. Secondo i responsabili della onlus, il funzionario dopo un iniziale atteggiamento, pretestuoso e ostruzionistico, motivato con la necessità di applicare la vigente normativa, ha chiesto il denaro con il pretesto di «esigenze personali», in particolare per sostituire la caldaia di casa e paventato possibili future ispezioni nei confronti dell'associazione, se non fosse stata pagata la tangente.



La Guardia di Finanza ha così informato la Procura della Repubblica di Roma, che ha disposto il monitoraggio dell'incontro con il funzionario regionale, anche attraverso l'installazione di micro telecamere mobili in grado di registrare le immagini e l'audio dell'incontro. In questo modo è stata ripresa in diretta la dazione della mazzetta, in banconote da 20 e 50 euro. Subito dopo sono intervenuti i finanzieri, che hanno arrestato il funzionario. Secondo gli investigatori ci sono collegamenti con un'altra indagine su alcune anomalie nelle modalità di rendicontazione alla Regione Lazio delle spese sostenute da alcune associazioni.



I militari del Nucleo di Polizia Tributaria, già nei mesi scorsi, avevano denunciato per truffa aggravata e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, 5 persone a vario titolo responsabili di alcune delle associazioni per i consumatori sottoposte ad indagini, nonchè gli amministratori di due aziende l'emissioni di fatture «gonfiate».
L'inchiesta è ancora in corso per approfondire il ruolo del funzionario nella concessione ed erogazione di altri finanziamenti nazionali in favore di associazioni di consumatori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA