L'AGGRESSIONE
Guardando nello specchietto si è accorta che dall'altra auto, l'uomo le faceva segno di fermarsi. E così la giovane ha accostato ed è scesa per verificare il danno subito. A quel punto l'uomo che l'ha tamponata l'ha colpita in faccia con un pugno sospingendola di nuovo dentro l'abitacolo. Allungando una mano è riuscito ad afferrare la borsa della giovane ed a risalire in auto. I due, entrambi sulla trentina, sono quindi ripartiti a tutto gas, riuscendo a far perdere le proprie tracce velocemente. Nel frattempo alla giovane, alleggerita di soldi, carte di credito e cellulare, non è restato che recarsi al commissariato di Velletri per sporgere denuncia. E pur sconvolta e ancora sotto choc è riuscita a descrivere agli agenti l'uomo che l'ha rapinata, facendone un identikit dettagliato. Il sospetto, dopo aver ascoltato il racconto della giovane è che i due l'abbiano seguita fin dalla zona rurale di Colle Ottone, dove la giovane risiede, per poi tamponarla quando ha rallentato per la rotatoria. E mentre venivano istituiti posti di blocco sulle arterie principali, gli agenti cercavano di capire se, l'auto usata per l'incidente, potesse esser stata rubata.
LE INDAGINI
Sequestrate le immagini delle telecamere di sicurezza dei numerosi negozi in zona, dalla visione gli agenti sperano di rilevarne indizi utili per rintracciare i due malviventi. La ragazza, dopo aver raccontato l'accaduto, è stata accompagnata al pronto soccorso dall'ospedale Paolo Colombo di Velletri, dove i medici l'hanno giudicata guaribile in sette giorni. Solo quest'estate Genzano, come molte cittadine dei Castelli romani, ha dovuto fare i conti con i ladri ai semafori. Due uomini, poi individuati e fermati ad Aprilia, a bordo di una moto, si accostavano le auto ferme ai semafori con i finestrini aperti e sfilavano le borse lasciate sul sedile del passeggero. E dell'anno scorso invece la truffa sventata ai danni di una donna nel parcheggio del tribunale di Velletri. Un uomo avvicinandosi alla donna, che stava aprendo la portiera dell'auto, ha indicato per terra dicendo: «Signora le è caduto il cellulare». L'attimo di distrazione della donna necessario per guardare per terra sarebbe bastato per portarle via la borsa, ma in quel momento un agente della polizia locale è intervenuto sventando il furto. Per questo la polizia, mentre prosegue le indagini sul tamponamento-rapina avvenuto sabato sera, invita ad adottare la massima prudenza a non scendere dall'auto se ci si trova in un posto isolato e a chiudere sempre gli sportelli a chiave.