In tempi brevi la Procura di Roma chiederà al gip di convalidare l'arresto. Gli investigatori intanto continuano le indagini sulla donna, che attualmente si trova nel carcere di Rebibbia, esaminando gli effetti provocati dall'esplosione che ha determinato la morte di una persona.
Non è escluso che venga disposta la consulenza tecnica per accertare se sia stata proprio la donna, oggi sotto accusa, a scrivere i biglietti ripetendo le minacce a chi ormai abita l'appartamento che per vent'anni fu suo, prima che fosse sfrattata. Si cerca tra l'altro di stabilire quale tipo di innesco ha provocato l'esplosione.
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