IL CALENDARIO
Nel 2015 poi ci sarà l'ultimo sforzo per l'Ama: portare il nuovo sistema di raccolta differenziata negli ultimi cinque municipi ancora non toccati da questa innovazione. Questa operazione riguarderà in totale circa 900mila cittadini e sarà così cadenzata dal punto di vista temporale: tra giugno e luglio si partirà nel I e nel II Municipio (vale a dire il centro storico, Prati, quartiere Trieste, San Lorenzo); tra ottobre e novembre sarà la volta del V (Casilino-Tor Pignattara), del VII (Tuscolana-Appia) e XV (un vasto territorio di Roma Nord che va da Ponte Milvio fino alla Cassia e all'Olgiata).
Perché è importante che la differenziata aumenti il più rapidamente possibile la quantità di rifiuti riciclati? Perché così si riducono le possibilità che Roma vada in emergenza come successo ad esempio durante le feste natalizie del 2013, con la celebre foto del maiale tra i rifiuti. In sintesi: allora c'erano troppi rifiuti indifferenziati e gli impianti di trattamento erano insufficienti. Oggi si è ridotta al 57 per cento e dunque i Tmb sempre meno spesso vanno in affanno. Anzi: l'obiettivo è ridurre, gradualmente, la quantità di spazzatura indifferenziata da trattare che viene portata negli impianti del privato (Colari a Malagrotta) e in quello dell'Ama sulla Salaria (in questo caso si punta a rispettare un impegno preso con i cittadini perché in quell'area la convivenza con il Tmb è particolarmente difficile). Meno rifiuti indifferenziati prodotti significa anche meno Cdr (combustibile da rifiuti) che esce dai Tmb: per questo la linea del Campidoglio è quella di non far funzionare nuovi termovalorizzatori. In altri termini: quelli esistenti di San Vittore e Colleferro sono sufficienti, l'inceneritore che Cerroni vorrebbe attivare a Malagrotta non serve (e su questo c'è un arbitrato in corso perché Colari chiede un risarcimento per la mancata accensione dell'impianto).
CENTO MILIONI
Bene, ma che fine hanno fatto gli eco distretti? Il primo impianto in cui si dovrà trattare il materiale riciclato (compreso l'umido, che oggi in gran parte va in Veneto con uno spreco di soldi) sarà aperto a Rocca Cencia. In questo caso però il Campidoglio appare in ritardo, anche se viene assicurato che entro due mesi il progetto sarà consegnato alla Regione che dovrà poi aprire la conferenza di servizio che dovrà dare il via libera. In sintesi: nella migliore delle ipotesi i lavori cominceranno entro la fine del 2015, anche se ancora si stanno cercando i finanziamenti visto che servono almeno 100 milioni di euro. E la discarica di servizio? Su questo si sta prendendo tempo, ancora la mappatura del territorio per capire dove si può aprire un piccolo impianto non è conclusa e gli scarti vengono portati nel Nord Italia (anche in questo caso spendendo molti soldi).