I dati rientrano nella ricerca condotta a livello nazionale su 10mila ragazzi dai 18 ai 22 anni firmata dal dipartimento di Medicna sperimentale, sezione Fisiopatologai medica e endocrinologia, dell'università di Roma La Sapienza -Accademia della fertilità.
L'analisi per il Lazio è stata condotta su 2.785 ragazzi di Roma e provincia di 47 scuole superiori. I diciottenni che vivono nella Capitale e nella provincia, rispetto ai coetanei del resto d'Italia, hanno il primo rapporto, mediamente, a 15 anni e mezzo. Precoce, bollano gli esperti.
Rispetto al resto delle penisola i ragazzi di Roma si proteggono ancora meno durante i rapporti: non si protegge il 66% dei romani e il 67% di chi vive fuori città contro il 48,3% a livello nazionale. Il 58% sfida la possibilità di avere una gravidanza.
La «dimenticanza» viene associata al frequente uso di droghe (44% sotto i 22 anni si è avvicinato a marijuana, hashish, cocaina, allucinogeni). «Emerge una maggiore frequenza di sovrappeso - spiega Andrea Lenzi, direttore della sezione di Fisiopatologia medica ed endocrinologia dell'università La Sapienza di Roma - e obesità tra i ragazzi che vivono in un contesto suburbano rispetto a quelli metropolitani. Dall'indagine emerge che complessivamente i ragazzi della capitale hanno avuto un maggiore accesso a trattamenti andrologici rispetto a chi vive fuori città. Alta la percentuale di malattie a trasmissione sessuale e di fimosi, quest'ultima possibile conseguenza di infezioni»
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