Curva maledetta al Muro Torto, un altro incidente: ogni volta che piove sbandate e testacoda

Curva maledetta al Muro Torto, un altro incidente: ogni volta che piove sbandate e testacoda
di Francesco Padoa
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Martedì 28 Aprile 2015, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 18:39

La curva maledetta colpisce ancora. Colpisce sempre quando piove su Roma. Una curva micidiale quando l’asfalto si bagna, che sia agosto o aprile, quella del Muro Torto altezza Porta Pinciana. Diventa come il tratto di una pista di Formula 1: c’è sempre una macchina che finisce in testacoda. Sempre la stessa scena, la stessa dinamica.

Eppure quella curva che, provenendo da Piazzale Flaminio, si imbocca subito dopo esser transitati sotto piazzale Brasile, è in leggera salita, sembra quasi una parabolica, non si mostra alla vista del guidatore di turno come una curva pericolosa.

Sembra innocua, invece sbamm, appena tocchi i freni le ruote posteriori scivolano via che è una bellezza, si perde il controllo, ti giri con facilità, si finisce contro il muro o contro il guard rail. Anche ieri è successo a una Citroen: impatto frontale forte, il conducente ferito, l’arrivo dell’ambulanza, i vigili urbani, l’inevitabile fila sul Muro Torto.

Una curva maledetta, dalle caratteristiche uniche. Perché gli incidenti sono sempre autoprovocati. Quasi mai restano coinvolte due o più macchine. E’ sempre una sola che finisce in testacoda e si schianta più o meno violentemente. Sicuramente la responsabilità è la velocità eccessiva degli automobilisti. Ma forse c'è anche una concausa: la conformazione dell’asfalto, la pendenza che induce gli automobilisti alla sicurezza, l’angolo di curvatura; o forse l’acqua che si deposita in qualche punto che lo rende scivoloso, magari sciogliendo i depositi di sporcizia accumulatisi nel tempo. Di sicuro c'è solo che questo tipo di incidente avviene solo in quel punto del Muro Torto. Tanti e tutti simili. Eppure altre curve pericolose ce ne sono sulla strada che costeggia Villa Borghese e poi s'insinua nei sottopassi.

Quale che sia il motivo, forse sarebbe il caso di correre ai ripari. I costi, anche per il Comune, non sono da poco. Era appena poco più di un mese fa quando, dopo l’ennesimo testacoda con schianto, sono stati completamente sostituiti i guard rail di quel tratto. Una cinquantina di metri ormai accartocciati, inutili e pericolosi dopo una serie interminabile di incidenti simili. Bene, già il giorno dopo quell’intervento, il guard rail era nuovamente danneggiato. È bastato un breve temporale, e un altro “pilota” metropolitano è finito contro le barriere centrali della curva. E da allora, altri sono stati i testacoda, più o meno gravi, fino a quello di ieri.

Forse basterebbe poco per evitare questa serie infinita di pericolosi incidenti, magari un semplice ma evidente cartello di segnalazione del pericolo. Nell’attesa, se passate da quelle parti dopo un acquazzone, rallentate prima e non fidatevi neppure di voi stessi. Molti lo hanno fatto, e per un attimo hanno pensato di trovarsi sul circuito di Montecarlo.

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