Comune, bilancio in via di definizione
tagli pesanti su trasporti e servizi sociali

Comune, bilancio in via di definizione tagli pesanti su trasporti e servizi sociali
di Fabio Rossi
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Venerdì 24 Gennaio 2014, 08:02
Tagli a dipartimenti e aziende capitoline per ridurre le uscite, nuova Tasi e rivalutazione delle rendite catastali per aumentare le entrate.

Il bilancio 2014 del Campidoglio è ormai in via di definizione. Almeno nella stesura dell’assessore Daniela Morgante che ieri, incontrando i presidenti dei 15 Municipi, ha avviato di fatto l’iter della manovra che, secondo le disposizioni del ministero dell’Interno, deve essere approvato entro il 28 febbraio, salvo ulteriori proroghe.



Ieri l’assessore, in attesa dell’accordo definitivo tra governo e Anci, ha quantificato in 186 milioni l’incasso aggiuntivo che potrebbe arrivare nelle casse di Palazzo Senatorio dalla nuova imposta, soprattutto a carico dei proprietari di seconde case e immobili di altro tipo: «Questa, è il tassello che ci manca per capire se questo buco che si è creato con la legge di stabilità esiste o no», spiega Morgante. Se questa nuova entrata fosse confermata, insieme ai 115 milioni previsti dalla rivalutazione delle rendite catastali, l’amministrazione avrebbe colmato il fabbisogno previsto nel bilancio pluriennale alla voce «entrate tributarie». Poi si passerebbe alla parte ancora più dolorosa: i tagli. A pagare dazio sarebbero i dipartimenti capitolini (con quasi 350 milioni di budget in meno), ma soprattutto le aziende che, con tagli dei contratti di servizio del 20-25 per cento, rischierebbero di dover ridurre notevolmente i servizi ai cittadini, soprattutto sul fronte del trasporto pubblico.



La novità, invece, potrebbe essere data dal federalismo municipale: «Alcune entrate potranno essere decentrate - sottolinea l’assessore al bilancio - I Municipi che riusciranno meglio a riscuotere avranno maggiori risorse: dall’occupazione del suolo pubblico alle sanzioni per la pubblicità fino agli oneri concessori».



LA PROPOSTA

Il consiglio comunale, su questo fronte, vuole fare la propria parte. E così Alfredo Ferrari, presidente della commissione bilancio, mette nero su bianco le sue proposte, in una lettera che vuole essere un contributo alla manovra. Invece del taglio lineare del 25 per cento ai contratti di servizio - che sarebbe innanzitutto «un problema per Roma e per i cittadini che, da quelle aziende, ricevono servizi pubblici» - Ferrari punta su «un processo di razionalizzazione su base triennale, così come sta facendo il commissario governativo per la revisione della spesa Carlo Cottarelli, che preveda un risparmio sui contratto delle aziende pari per il 2014 al 10 per cento (circa 75 milioni), al 20 per cento per il 2015 (151 milioni) e al 30 nel 2016, con un risparmio sul triennio di 227 milioni». Il presidente della commissione bilancio traccia poi la sua road map per la manovra: «La legge fissa al 28 febbraio il termine per l’approvazione del bilancio 2014, ma Roma non è pronta - sostiene Ferrari - Questo, però, non deve bloccare la città. Possiamo fare del 2014 l’occasione per un bilancio costituente che torni ad una tempistica adeguata. È necessario allora che la giunta presenti il progetto di bilancio 2014 per il 28 febbraio (con stime prudenziali entrate che risentono della normativa nazionale) così da licenziarlo in assemblea capitolina entro il 31 marzo».

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