Strisce blu, il Comune raddoppia
Aumenti delle tariffe fino a 3 euro

Strisce blu, il Comune raddoppia Aumenti delle tariffe fino a 3 euro
di Mauro Evangelisti
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Lunedì 31 Marzo 2014, 07:07 - Ultimo aggiornamento: 09:07

Duecento milioni di euro. Sono queste le entrate che mancano per chiudere la manovra di previsione 2014, dopo l’alta tensione di venerd quando gli assessori hanno fatto notare alla collega al bilancio, Daniela Morgante, che con i tagli ipotizzati si chiudeva il Campidoglio e si sospendevano i servizi.

Luca Pancalli, assessore allo Sport, lo ha detto chiaramente: «Tanto vale cancellare il mio assessorato, sarebbe più corretto».

SCONTRO

Oggi gli assessori incontreranno di nuovo la Morgante, anche se non sarà una riunione di giunta formale, per questo si attenderà domani, quando tornerà il sindaco da Riad. Il nuovo sistema di lavoro prevede che ora ogni assessore spieghi alla Morgante quali sono le risorse minime per garantire i servizi essenziali e che di lì si ragioni per fare un passo in avanti. Ma è evidente che ora il nodo vero è quello delle entrate.

INCASSI

Varie le ipotesi di lavoro. Ad esempio, il Pgtu (piano generale del traffico urbano) prevede la possibilità di aumentare le tariffe delle strisce blu: oggi si paga 1,20 euro a ora nella ztl, 1 euro nel resto della città (con l’agevolazione di soli 4 euro per 8 ore). Il piano articola differentemente la tariffa; ad esempio all’interno delle Mura Aureliane, la tariffa - stando al piano - potrebbe essere aumentata da un minimo di 1,5 euro a un massimo di 3 euro. Ma intervenire sulle tariffe delle strisce blu avrebbe un effetto poco incisivo: prima di tutto i maggiori incassi non potrebbero essere iscritte a bilancio come entrata certa, inoltre si dovrebbe attendere il completamento del percorso del piano. Infine, in termini economici darebbe 4-5 milioni di euro in più, una cifra che non risolve i problemi del Campidoglio. Ci sono altre ipotesi, come quelle di aumentare il costo dei pass per la Ztl. Scontato invece l’intervento sulla tassa di soggiorno (anche se l’assessore alle Attività produttive, Marta Leonori tenterà di fare passare la linea morbida, con un incremento fino a 5-5,5 euro per i cinque stelle) e sulla Cosap. L’assessore Giovanni Caudo è al lavoro per verificare quali delibere dell’urbanistica potrebbero essere sbloccate, assicurando così decine di milioni di entrate. Resta il re di tutti i nodi: la Tasi sulla prima casa. Il sindaco Marino, prima di partire per Riad, ha ripetuto che «si farà il possibile per non aumentare la pressione fiscale». In questo modo, ha assecondato la linea dell’assessore al Bilancio, che ha scritto una prima bozza di manovra con la Tasi molto bassa per la prima casa, al 2 per mille (ad esempio a Milano puntano sul 2,5). Di fronte alla rivolta degli assessori, resta da capire quanto sarà possibile difendere questa linea fino in fondo.

SALVA ROMA

Oggi, intanto, ricomincia il percorso del decreto Salva Roma (senza il quale il Campidoglio andrebbe al default) in commissione bilancio, alla Camera: saranno esaminati i primi tre articoli di un decreto che comunque riguarda tutti gli enti locali (l’articolo specifico per Roma è il 16).

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