Colosseo illuminato contro la pena di morte, Sant'Egidio: «Non è un deterrente alla violenza»

Colosseo illuminato contro la pena di morte, Sant'Egidio: «Non è un deterrente alla violenza»
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Sabato 30 Novembre 2013, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 20:23

Occhio per occhio rende il mondo cieco lo slogan con il quale il Colosseo stato acceso. Sulla facciata dell'anfiteatro Flavio è stata proiettata la scritta «Per dire sì alla vita, no alla pena di morte e alla violenza». È la sorpresa conclusiva della dodicesima edizione di Cities for Life, dallo slogan «No Justice Without Life», che ogni anno coinvolge in contemporanea migliaia di città nel mondo, fra manifestazioni e iniziative contro la pena di morte.

L'appello di Sant'Egidio La Comunità di Sant'Egidio ha scritto un appello ai potenti della Terra: «Abbiamo davanti a noi un sogno, che è realizzabile: per la prima volta nella storia del mondo un pianeta senza pena di morte. Già più di 140 paesi nel mondo non la usano più. Nel 2012 un paese su dieci soltanto a usato la pena di morte. Ma è sempre troppo. La pena di morte crea sempre nuove vittime: i familiari di chi è ucciso; ma anche chi partecipa al meccanismo di morte. E non guarisce dal dolore i parenti delle vittime. La pena di morte non è un deterrente, non riduce la violenza, aggiunge una morte alla morte».

Alla Giornata Internazionale hanno aderito 1700 città gemellate. Un dato che arriva in diretta dal monitoraggio dei social media. A ricordarlo la proiezione di un video messaggio proveniente dalla comunità del Malawi che, in contemporanea, ha celebrato la sua manifestazione, un video riassuntivo dell'attività e dell'espansione di «Cities for Life» in tutto il mondo ed una mappa interattiva. Attesa la testimonianza del sindaco di Mandaloujang, nelle Filippine, soprattutto dopo il disastro causato dal tifone: il suo appello affinché tutti gli alti rappresentanti dei governi e delle supreme corti, riuniti a Roma per questa iniziativa, invitino molti altri Paesi dell'Asia ad abolire la pena di morte.

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