Lavorava con i vip
«Io oggi sono morto – dice Alessandro – rinasco con un unico obiettivo: avere giustizia per una morte così assurda, non chiamatelo vittima della strada, Gianni è vittima della negligenza, mio fratello è stato ucciso dalle istituzioni». Gianni era un fisioterapista sportivo. Aveva seguito la passione del fratello: insieme avevano creato lo Studio Associato Danieli & Co. nel quartiere Fonte Meravigliosa. Per anni assistenti della storica società di calcio Us Boreale, nata a Ponte Milvio e fondata nel 1946 da Don Marino Marani.
Gianni ha fatto parte dello staff sanitario degli Internazionali di tennis, con Alessandro (fisioterapista della trasmissione Amici di Maria De Filippi) è stato fisioterapista di personaggi del mondo dello spettacolo come Paolo Bonolis, Teo Mammucari e Valentino. «Era un professionista eccezionale, amante della famiglia e dello sport» dice Paolo Quattrini manager dello spettacolo. Alessandro, grida, si dispera: «Il sindaco, le istituzioni, vengano a vedere dove è morto Gianni: sull'albero c'è un cavo d'acciaio, le radici non ci sono, i vigili mi hanno detto che tutti sanno che quegli alberi sono pericolosi». Poi sottolinea: «Tutti sapevano e nessuno ha fatto niente? Gianni era un ragazzo buono, gran lavoratore, una persona che ha sempre rispettato le regole. Noi – dice – siamo una famiglia civile, rispettosi delle leggi, ma le istituzioni ci hanno traditi».
Appello a Papa Francesco. «Mio fratello – continua a ripetere – non è una vittima della strada, ma della negligenza, mio fratello non correva in moto, non beveva, era un salutista, era uno sportivo, era un papà responsabile». Poi un appello a Papa Francesco: «Su quella strada ci sono altri alberi pericolosi tenuti in piedi con cavi, il Papa faccia qualcosa, altre vite sono in pericolo, dobbiamo salvarle».
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