Prima in Italia e 139esima nel mondo. L'università La Sapienza di Roma alza la testa e s'impone in quella classifica elaborata dalla società statunitense "U.S News & World Report" specializzata in analisi di mercato che, sulla base dei dati forniti dal gruppo Thomson Reuters, ha decretato i migliori 500 atenei al mondo. Ed è una classifica che lascia da parte le opinioni e stila il suo report, contemplando esclusivamente produttività e risultati tangibili.
Dopo il più grande polo universitario romano, che consegue un punteggio globale di 52, seguono gli atenei italiani di Bologna e Padova, rispettivamente alla 145esima e 146esima posizione, mentre Milano arriva quarta su scala nazionale e 155esima a livello mondiale.
GLI INDICATORI
A essere presi in esame ben 50 paesi e per la compilazione della graduatoria, l'agenzia U.S News/Reuters ha tenuto in considerazione dieci indicatori, tra cui la ricerca globale e regionale, le pubblicazioni scientifiche, le citazioni nelle riviste, le collaborazioni internazionali fra atenei, il numero di dottorati di ricerca assegnati. «La classifica - commenta Luigi Frati, Rettore uscente della Sapienza - conferma come il nostro ateneo rappresenta un'eccellenza nel panorama mondiale nonostante i tagli economici alle università». Il Fondo di finanziamento ordinario della Sapienza «negli ultimi quattro anni - prosegue Frati - si è ridotto dell'11%". Ciononostante, i bilanci dell'università sono da anni in attivo. E questo ci ha permesso di investire in ricerca senza gravare sugli studenti con un aumento delle tasse». Un risultato «che il governo - conclude Frati - dovrebbe tenere a mente per migliorare il settore attraverso finanziamenti a realtà imprenditoriali prossime agli atenei, in cui proprio gli studenti e ricercatori potrebbero operare, attivando quel circolo virtuoso, riuscitissimo all'estero, tra università e mondo del lavoro».
IL MONTALCINI ISTITUTE
E non è solo una classifica a far brillare l'ateneo romano. Sarà La Sapienza a ospitare Il Rita Levi Montalcini istitute. Questa mattina la firma dell'accordo tra il polo universitario e la fondazione Ebri, le cui ricerche - soprattutto quelle legate all'Alzheimer - sono riconosciute in tutto il mondo. Entro il 2016 la realizzazione dell'Istituto dedicato al premio Nobel: 1.200 metri quadrati divisi in laboratori e uffici all'interno della città universitaria e destinati alla ricerca sulle neuroscienze.