Ciro Esposito, «trovata polvere da sparo sui guanti di De Santis»

Ciro Esposito, «trovata polvere da sparo sui guanti di De Santis»
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Martedì 9 Settembre 2014, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 19:14

​Sui guanti indossati da Daniele De Santis sono state rinvenute tracce univoche e compatibili con polvere da sparo. È quanto emerge dai risultati della perizia balistica depositata oggi al gip sui fatti del 3 maggio scorso, prima della finale di Coppa Italia quando fu ferito Ciro Esposito, tifoso del Napoli morto dopo oltre 50 giorni.

Il video choc E' di pochi giorni fa la diffusione del video choc in cui si sentono gli spari e si vedono i primissimi soccorsi a Esposito. I periti del Racis, nell'ambito dell'incidente probatorio, hanno effettuato una serie di analisi sui reperti rinvenuti sul luogo della sparatoria e sugli indumenti indossati da De Santis, l'ultrà romanista accusato, insieme ad altre 4 persone, dell'omicidio volontario di Esposito. Secondo quanto accertato, a sparare «è stata una sola pistola». Per i periti «i cinque bossoli recuperati e i proiettili estratti dai corpi dei feriti (tutti tifosi del Napoli) sono compatibili con l'arma» utilizzata da De Santis. Anche «un proiettile inesploso, forse perché l'arma si era inceppata, presenta segni compatibili con la pistola».

Tracce biologiche «La lettura delle conclusioni rassegnate dai periti consente di mettere una serie di punti fermi in questa tristissima vicenda: in primo luogo viene confermata la circostanza che Ciro intervenne su esplicita richiesta dei tifosi intrappolati nell'autobus in loro aiuto mentre stavano subendo un'aggressione violenta da parte del De Santis». Lo scrivono in un comunicato i legali della famiglia di Ciro Esposito a proposito dell'esito della perizia. «Viene inoltre chiarito definitivamente che è la sua la mano che impugnava la pistola e che ha sparato uccidendo il povero Ciro - affermano gli avvocati Sergio e Angelo Pisani e Damiano De Rosa -. Nella perizia biologica, infatti, è scritto a chiare lettere che 'dalle tracce biologiche miste costituite da sangue ed altro materiale biologico, evidenziato sulle guanciole della pistola, sulla superficie posteriore zigrinata dell'impugnatura, sulla superficie zigrinata sinistra della culatta otturatore, sul grilletto e sul caricatore, sono stati estrapolati profili genetici multiallelici, riferibili a più soggetti, in cui appaiono nettamente maggioritari, e quindi chiaramente individuabili, dell'indagato De Santis».

«Tali conclusioni consentono inoltre di escludere ad origine ogni possibilità di sostenere che il De Santis agì per legittima difesa - concludono i legali della famiglia Esposito -, dal momento che lo stesso aggredendo violentemente i passeggeri del pullman in presenza di numerosissimi avventori diretti verso lo stadio, non poteva non prevedere di doverne fronteggiare la reazione, affrontabile solo con la lesione dell'altrui incolumità».

Il legale di De Santis «Da più di un mese assistiamo a una fuga incontrollata di notizie, che vengono oltretutto riferite in modo fuorviante rispetto ai dati reali, che va contro il desiderio del Tribunale di lavorare in serenità. La fuga di notizie è fuorviante perché emergono elementi che non hanno nulla di tecnico e di giuridico». Questo il commento di uno dei legali di Daniele De Santis, Tommaso Politi. L'avvocato non ha ancora preso visione del documento, i cui esiti sono però stati ampiamente anticipati alle parti fin da luglio, ha riferito. «In particolare, le particelle di polvere da sparo trovate sugli indumenti di De Santis sono state trovate anche su quelli di altri soggetti - dice Politi -. Ciò dimostra soltanto che De Santis era sul luogo dei fatti oggetto di indagine, il che non è mai stato contestato. Isolare il dato della presenza delle polveri su un reperto mentre ce ne sono anche su altri vuol dire manipolare la realtà. Gli elementi della perizia vanno valutati nella loro complessità. Il dato in sé è assolutamente neutro, quindi gli elementi portati a carico di De Santis risultano fuorvianti».

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