Cerveteri, tensione a Campo di Mare: i balneari respingono l'ufficiale giudiziario

Cerveteri, tensione a Campo di Mare: i balneari respingono l'ufficiale giudiziario
di Emanuele Rossi
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Mercoledì 13 Maggio 2015, 05:54 - Ultimo aggiornamento: 22:05

È esplosa una nuova rivolta sulle spiagge di Campo di Mare a Cerveteri. E per la seconda volta in una settimana il "muro" dei manifestanti, circa 300 ieri presenti sul lido etrusco, ha respinto l'ingresso dell'ufficiale giudiziario incaricato dal tribunale di Civitavecchia di delimitare l'area rivendicata dalla società "Ostilia", in lotta dal 2009 contro i balneari.

C'è di più. Rispetto alla scorsa settimana una vera e propria catena umana ha impedito anche alle forze dell'ordine di varcare la soglia degli stabilimenti "Six Beach" e "Associazione Nautica", strutture coinvolte in questa vicenda giudiziaria e che rischiano in futuro la demolizione assieme agli stabilimenti "Renzi" e "Ocean Surf".

LE BARRICATE

«Giù le mani dalle nostre spiagge», si leggeva su uno striscione sorretto dalla folla.

Eppoi ancora: «Ostilia vergogna: 40 anni di degrado». In totale sono tre i tentativi dell'ufficiale giudiziario e dell'Ostilia, di cui uno avvenuto nella parte della spiaggia libera, ad essere stati bloccati sul nascere: balneari, cittadini, comitati, surfisti e politici con cori, slogan e fumogeni hanno resistito sulla spiaggia, affollata da centinaia e centinaia di villeggianti increduli. Carabinieri e polizia locale, sul posto anche la Capitaneria di porto, non hanno forzato il blocco, anche perché in sottorganico, e sono ritornati in caserma con i legali delle due parti.

Tutto insomma è rimandato, ma il prossimo 12 giugno ad affiancare le forze dell'ordine locali potrebbero esserci anche le squadre antisommossa. Sarà alta tensione in via Navigatori degli etruschi perché ormai è chiaro che l'ufficiale giudiziario dovrà portare a termine la sua missione "ridisegnando" l'arenile di Campo di Mare, e più precisamente accertando la linea di demarcazione tra la proprietà privata e il demanio su cui insistono gli stabilimenti interessati.

Ieri era presente anche il sindaco cerveterano, Alessio Pascucci. Accerchiato da un gruppo di manifestanti, il primo cittadino, ha risposto alle domande incalzanti. Il Comune ha avviato una trattativa segreta con Ostilia nel tentativo di sbrogliare la matassa. E i balneari rientrerebbero nella contropartita dell'accordo finale in cui il Comune potrebbe contare su più servizi, in cambio però di cubatura a favore della società. «Ripeto, la stagione è salva per i balneari anche se verranno collocati i picchetti», rassicura Pascucci.

L'ASSOCIAZIONE

L'Assobalneari di Campo di Mare spera con il presidente Celso Valerio Caferri: «Apprezziamo la presenza del sindaco, ma ci auguriamo che si concluda presto l'accordo perché in ballo c'è il nostro futuro». Si attiva la politica nazionale. I senatori del Pd, Carlo Lucherini, Bruno Astorre e Annamaria Parente, hanno presentato una interrogazione al ministro dell'Interno, Angelino Alfano: «Le opere realizzate in precedenza dalla società Ostilia - è riportato nel testo - sono e restano illegittime e non sanabili e dunque il comune di Cerveteri deve sanzionare l'abuso edilizio ingiungendo l'acquisizione al patrimonio comunale delle aree non edificate che erano state oggetto della lottizzazione abusiva su una superficie di 170 ettari». Il Pd confida in uno stop immediato dell'azione legale e ad Alfano chiede di intervenire con «l'attivazione dei poteri sostitutivi che spetterebbero alla Regione».

L'INTERROGAZIONE

Nel centrodestra è duro il consigliere regionale di opposizione, Fabrizio Santori, ieri a Cerveteri. «Quanto sta accadendo a Campo di Mare ha dell'incredibile. La sentenza di primo grado del 2009, che stabiliva il picchettamento per delimitare le aree pubbliche da quelle private, per ora è stata evitata, ma dobbiamo continuare ad opporci alla chiusura e alle speculazione della spiaggia libera, affinché tutti ne usufruiscano. Finora la Giunta regionale è rimasta a guardare».