Il caso punto per punto - di S. Canettieri

Il caso punto per punto - di S. Canettieri
di Simone canettieri
3 Minuti di Lettura
Martedì 11 Novembre 2014, 16:40
Roma giallorossa. Il rosso è quello della Fiat Panda del sindaco Ignazio Marino e il giallo è quello delle multe nella Ztl. Il mistero va avanti e si infittisce. Oggi l’ennesimo colpo di scena, denunciato dal senatore Andrea Augello (Ncd): «Non c’è stato nessun dossier fabbricato contro il primo cittadino. O al massimo se lo è costruito da solo: ecco perché deve dimettersi».

Meglio mettere in fila i fatti.

La settimana scorsa esplode il caso delle multe rimediate dall’ utilitaria del sindaco (già al centro di polemiche per via di un’autorizzazione per parcheggiare nell’area riservata ai senatori poi revocata dalla prefettura).



La Panda rossa del primo cittadino ha girato dal 23 giugno del 2014 al 21 agosto del 2014 senza pass per la Ztl perché gli uffici non hanno provveduto al rinnovo del permesso. Entrando e uscendo dalla zona a traffico limitato il primo cittadino ha preso otto multe per un totale di 630 euro.



Il Comune dice di aver sanato questo periodo con un pass temporaneo che scatta in autotutela trattandosi del primo cittadino di Roma. E quindi funziona in maniera retroattiva. Secondo il Campidoglio la situazione è sanata a partire dal 12 agosto.



Ma le otto contravvenzioni sono precedenti. Il pass che copre il periodo di vacanza tecnicamente è l’inserimento inserimento in una white list, riservata al sindaco. Un altro gialla riguarda le otto multe: quattro sono arrivate all'ufficio notifiche e subito bloccate con l’autotutela, le altre quattro no. Non si trovano. Ma chi era alla guida della Panda rossa quando l’auto del sindaco ha preso le contravvenzioni? Incrociando le date con l’agenda del chirurgo dem c’è più di un dubbio sulla sua presenza alla guida. Anche se il pass dato all’auto è strettamente personale e legato all’autorità: può accedere nella ztl, circolare sulle corsie preferenziali e via discorrendo. Da Ncd accusano: «Al volante c’era la moglie».



E poi si arriva a sabato scorso: in un video Marino denuncia la manomissione del sistema informatico del Campidoglio. Un dossier ai suoi danni per colpirlo: «Come si dimostra da due stampate effettuate il 6 e l’8 novembre la mia auto prima risulta essere stata inserita nella white list, poi vi scompara». Il sindaco denuncia: «Sto pestando i piedi a qualcuno, mi vogliono colpire perché non governo la Capitale con i favori o peggio ancora con le tangenti». Marino sporge denuncia ai carabinieri. La Procura apre un'inchiesta per la violazione dei sistemi informatici, scattano i primi interrogatori.



Questa mattina nuovo colpo di scena: non c’è stata alcuna violazione ai sistemi informatici per colpire il sindaco.
Più semplicemente a seconda delle parole chiavi digitate nel database dell’Agenzia della mobilità la targa appare e scompare tra i possessori della white list.
© RIPRODUZIONE RISERVATA