Funerali Casamonica a Roma, salma boss "scortata" dai vigili: è polemica

Funerali Casamonica a Roma, salma boss "scortata" dai vigili: è polemica
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 21 Agosto 2015, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 16:05

Il corteo funebre del “re” dei Casamonica è arrivato a piazza San Giovanni Bosco preceduto dai vigili urbani. Gli agenti della polizia locale hanno fatto strada ai 12 suv, carichi di fiori, che precedevano la grande carrozza nera con la salma di Vittorio Casamonica, il boss della cosca che domina lo spaccio a Roma Est.

Quella dei pizzardoni, sembrava quasi una scorta al feretro del boss: facevano largo alla processione delle auto degli affiliati al clan, smistavano le macchine di chi non doveva partecipare alla cerimonia.

E ora il loro comportamento rischia di diventare un caso. Perché la presenza della Polizia locale, ancora prima che la cerimonia iniziasse, significa soprattutto una cosa: che il Comune, da cui dipende il Corpo dei caschi bianchi, era stato informato dell’evento.

In questi giorni, con Marino in vacanza, a Palazzo Senatorio il reggente è il vicesindaco Marco Causi. Potrebbe essere lui l’anello finale della lunga catena di responsabilità che hanno portato a trasformare un funerale nell’autocelebrazione di uno dei più potenti clan della Capitale. Perché una cosa è chiara: gli agenti presenti alla cerimonia, anziché limitare un evento apparso subito come l’apologia di un criminale, in qualche modo l’hanno addirittura agevolata, facendo largo al corteo funebre. Che ha attraversato liberamente quasi venti chilometri di strade di Roma in pompa magna, con tanto di cavalli e Rolls-Royce.

LA CAROVANA

Con il risultato di bloccare mezza città: la carovana dei rom era partita alle 10 di mattina da via di Roccabernarda, alla Romanina, il quartiere-bunker del clan, il fortino dello spaccio sorvegliato come Scampia con telecamere e vedette. La processione si è spostata subito su via Tuscolana e qui è rimasta per oltre dieci chilometri, superando il Raccordo anulare, fino a fare tappa nella grande piazza del Tuscolano. Prima ancora che il corteo con la carrozza arrivasse davanti alla chiesa, preceduto da tre motorini con i clacson spiegati, i vigili urbani erano già schierati. Preparavano l’arrivo della bara del “re degli zingari”, smistando le auto di chi non doveva partecipare al funerale.

LA PIAZZA

Alle 11 la carrozza nera del 1910 trainata da tre file di cavalli irlandesi, con le spoglie del boss ha fatto ingresso nella piazza. Ad accoglierla c’era la banda Panizza di Frascati, pagata per omaggiare il ras defunto con le note della colonna sonora del Padrino.

All'esterno della chiesa intanto era stata appesa una gigantografia con la scritta «Vittorio Casamonica: Re di Roma», insieme a un fotomontaggio che raffigurava il vecchio boss, con tanto di crocefisso, accanto al Colosseo e alla Basilica di San Pietro. Un concetto rafforzato in un altro manifesto: «Hai conquistato Roma, ora conquisterai il paradiso».

GIÙ DAL BUS

Nel frattempo tutta la piazza è stata invasa da Jaguar e Mercedes in doppia fila, oltre ai suv che avevano accompagnato la carrozza. Il traffico, dal Tuscolano a Cinecittà, è andato subito in tilt. Nella piazza dove si è svolta la cerimonia per diversi minuti c’è stata la paralisi: le auto parcheggiate in mezzo alla piazza hanno bloccato, per due volte, i bus della linea 502. E i passeggeri sono stati costretti a scendere in mezzo alla strada.

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