«PIÙ CONTROLLI»
«La notte più ambita», così è stata ribattezzata la vigilia della cerimonia in piazza San Pietro. Come spiegato ieri da più operatori del settore presenti tra l’area di Ottaviano, zona Aurelia e Borgo Pio, «il costo aumenta perché è una giornata speciale». Provare a prenotare per il 26 aprile è come comprare un biglietto in prima fila per il concerto dell’anno: il costo per una singola arriva quasi a triplicare rispetto ai giorni successivi. «Durante il periodo della canonizzazione ci vorrebbero non solo controlli sulla sicurezza, ma anche sulle strutture ricettive - spiega Roberto Crea, segretario regionale di Cittadinanzattiva - ci sono arrivate segnalazioni di bed and breakfast che hanno fatto triplicare i costi delle camere nel giro di pochi giorni».
LIBERO MERCATO
Per una doppia durante i giorni della canonizzazione si può arrivare fino a 350 euro, costi che calano vertiginosamente (la media è di 80) per i giorni successivi al 28 aprile. «La canonizzazione purtroppo è un’occasione ghiotta per molti operatori del settore - dice Simonetta Cervellini, presidente Federconsumatori Roma e Lazio - l’aumento vertiginoso dei costi di soggiorno nonostante il libero mercato è un modo miope di sfruttare i turisti. Il costo dell’accoglienza a Roma è già in media alto rispetto alle altre capitali europee ed è per questo che abbiamo sempre di più turisti mordi e fuggi».
REGOLE VIOLATE
Navigando su internet si scoprono anche fantomatici bed and breakfast con nomi attinenti al Vaticano ma lontani chilometri da piazza San Pietro. «Purtroppo - fa sapere Codacons - durante i grandi eventi le segnalazioni più gravi riguardano le variazioni dei costi delle camere nei bed and breakfast da un giorno all’altro». Roberto Tascini, segretario nazionale dell’Adoc ricorda: «Controllate sempre le tabelle con i costi all’interno delle camere». «I prezzi sono soggetti a fluttuazione - dice Tommaso Tanzilli, direttore generale Federalberghi Roma e Lazio - ma spesso a gestire i bed and breakfast non sono professionisti, la clientela non va massacrata, tutti almeno una volta vengono a Roma, il problema è che spesso non tornano perché sono stati trattati ingiustamente. E poi è un prolificare di strutture ricettive non autorizzate, abbiamo chiesto al Comune controlli più ferrei. Abbiamo fatto recentemente un’indagine su internet: i bed and breakfast dovrebbero avere non più di tre stanze e invece alcuni ne pubblicizzano addirittura dieci».
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