Il sole a picco, l'auto parcheggiata lontana dagli alberi e nemmeno una ciotola per bere un sorso d'acqua. Un cagnolino lasciato sui sedili di un'utilitaria parcheggiata davanti a piazzale Clodio, ieri mattina, ha commosso decine di passanti, tanto che si è formato un capannello di persone da far temere uno scampato allarme bomba a chi guardava la scena da lontano e non sapeva cosa stesse accadendo.
Il cucciolo era lì a guardarsi intorno senza neanche abbaiare, senza più le forze. Così, per metterlo in salvo, sono arrivati direttamente i carabinieri. Che hanno aperto l'auto, avendo cura di non danneggiarla, e lo hanno liberato. «Ora sei libero. E ti chiamerò Libero» gli ha detto abbracciandolo il maresciallo che per primo lo ha preso in braccio e lo ha avvolto in un asciugamano mentre i curiosi si preoccupavano di far sorseggiare alla bestiola un po' di acqua.
I SOCCORSI
Libero, si è scoperto in seguito, era stato lasciato là dalla padrona, una 30enne che, chiamata a testimoniare al palazzo di giustizia, ha pensato di mollarlo in auto lasciando leggermente aperto un solo finestrino posteriore della sua Ford Ka parcheggiata in mezzo alla strada.
Ora la proprietaria rischia la denuncia per maltrattamenti di animali. I carabinieri, infatti, a breve invieranno una segnalazione in procura e i magistrati valuteranno la responsabilità della donna. Il cane, comunque, vista l'immediatezza dei soccorsi non è stato colto da malori. Tanto che è stato portato non da un veterinario ma direttamente in caserma, dove è stato rifocillato. La sorpresa è arrivata quando la donna, dopo alcune ore, è tornata a recuperare l'auto e non ha trovato più il cane. Convocata in caserma ha ammesso di avere difficoltà a tenere il cane e lo ha lasciato là: non lo ha voluto prendere.
Libero ora potrebbe essere adottato da uno dei soccorritori, uno dei militari dell'Arma, forse lo stesso maresciallo che gli ha dato il nome. «Povera bestiola - ha detto l'avvocato Laura Barberio, tra i primi ad allarmarsi - Con queste temperature come si fa a lasciare un animale in auto?». L'avvocato Romolo Reboa gli ha scattato anche delle foto: «Meno male che è andato tutto bene».
Di recente una “collezionista” di cani di razza è finita a giudizio per il reato di maltrattamenti di animali perché teneva una decina di bestiole con una sola ciotola d'acqua. Un paio di anni fa invece fu assolta dall'accusa di danneggiamento una animalista che infranse il finestrino di un'auto per liberare un cane lasciato in auto.