Festa in piazza con Conti, Nela e De Sisti per riprendersi il Campo Testaccio

Festa in piazza con Conti, Nela e De Sisti per riprendersi il Campo Testaccio
di Federica Macagnone
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Venerdì 24 Aprile 2015, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 17:54

Una festa per tutti, soprattutto per i bambini. Una provocazione, un messaggio chiaro: “Giochiamo in strada”.

I residenti di Testaccio non si arrendono, rivogliono lo storico Campo dove dal 1929 al 1940, agli albori della sua storia, giocò la A.S. Roma “testaccina” e che adesso potrebbe essere un valore aggiunto per il quartiere, un luogo di ritrovo e di gioco per bambini e ragazzi che oggi si trovano orfani di un impianto sportivo ridotto a un cumulo di sterpaglie.

Per far sentire la loro voce i rappresentanti dell'associazione sportiva “Riprendiamoci Campo Testaccio”, guidati dal presidente Emmanuel Mariani, si sono autotassati per organizzare una festa: fin dalle prime luci di domenica mattina via Nicola Zabaglia sarà chiusa al traffico per dare spazio all'iniziativa che prenderà il via alle 10 per concludersi alle 17.

Fin dalle 7 sarà possibile donare il sangue nella postazione dell'associazione La Salamandra.

Saranno allestiti un campo di calcio e uno di basket. La banda musicale Testaccio e i clown di strada allieteranno i più piccoli e intorno alle 12 sfilerà un gruppo di Legionari. L'associazione italiana Roma club trasformerà, con i suoi striscioni, la strada in un angolo di stadio.

Ospite d'onore, il presidente Coni Lazio, Riccardo Viola, figlio dell'indimenticabile Dino presidente della Roma degli anni '80 che vinse il secondo scudetto giallorosso. Tra gli invitati alla festa, attori, cantanti e tante vecchie glorie romaniste: Sebastiano Nela, Antonio Tempestilli, Giacomino Losi, Bruno Conti, “Picchio” De Sisti, Odoacre Chierico, Franco Tancredi, Ruggiero Rizzitelli, Angelo Di Livio. Ad animare e guidare la giornata l'attore e presentatore Stefano Dragone.

«È una festa per lo sport - ha detto Aldo Cassandri, presidente del Roma Club Testaccio - Campo Testaccio – L'obiettivo è riprenderci, senza scopo di lucro, quello spazio fulcro del quartiere e restituirlo ai giovani. Ci siamo autotassati per la festa e abbiamo lanciato un segnale. Il nome dell'evento “Giochiamo in strada” è una provocazione: senza campo i ragazzi sono costretti ad arrangiarsi e giocare dove possono. Qui non si tratta di colori o di maglie. Sandro D'Antoni, una delle persone più impegnate, è laziale. Qui c'è un solo scopo comune. Riprenderci il Campo e restituirlo ai giovani».