Campidoglio, Marchini scende in piazza: «Basta ideologie, affrontiamo i problemi»

Campidoglio, Marchini scende in piazza: «Basta ideologie, affrontiamo i problemi»
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Giovedì 2 Luglio 2015, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 21:10

«Siamo qui per mettere finalmente Roma in moto. Sono due anni che non si parla dei veri problemi di Roma.

Vogliamo ridare speranza e futuro a questa città: vogliamo che le strade siano messe a posto, che il verde pubblico sia una cosa decorosa, e parlare di lavoro».

Così il consigliere Alfio Marchini, durante la manifestazione Liberiamo Roma in piazza del Campidoglio. «Oggi - ha aggiunto - iniziamo gli Stati generali dei quartieri, perché riteniamo che a Roma il quartiere sia l'anima di questa città, la fiamma etica a cui agganciarsi perché i romani amano il territorio. Credo che bisogna partire dal basso, coinvolgere i quartieri e fare per ogni quartiere la risposta giusta di cui i cittadini hanno bisogno. Faremo poi una plenaria in cui presenteremo il nostro programma».

Comitati di quartiere, associazioni ed esponenti di commercianti e cittadini sono scesi in piazza del Campidoglio per un «consiglio comunale straordinario» organizzato dalla lista Marchini, sotto lo slogan 'Liberiamo Roma'.

Un'assemblea pubblica in cui sono intervenute diverse realtà. In piazza casacche di Roma multiservizi e striscioni di 'Cuori italiani' dell'Atac. Sulle scalinate del Campidoglio cartonati del sindaco Marino con la scritta 'Svendo Roma' e 'Ho distrutto Roma'. E poi cartelli 'Marino game over' e 'Marino molla la poltrona, elezioni subito'.

«Io penso che sia finito il periodo degli schemi. Io so bene che c'è una differenza tra la destra romana e la sinistra romana, ma mettere a posto una strada è di destra o di sinistra? Garantire ai nostri figli un lavoro, far in modo che ci si senta sicuri è di destra o sinistra? Un amministratore non deve occuparsi di problemi ideologici, ma affrontare in modo concreto i problemi dei cittadini».

«Mi auguro che Marino si dimetta, me lo auguro per lui. Io penso che abbia la possibilità di fare un passo indietro. Poi se pensa di essere nel giusto si ricandidi e vinca le prossime elezioni».

«Grazie a tutti i comitati e a tutte le associazioni. Siamo qui non solo per chiedere le dimissioni di Marino, ma anche per chiedere che Roma riparta. Il comune sul piano investimenti ha 305 milioni di euro, la giunta ne ha spesi solo 60 milioni», ha detto il consigliere Alessandro Onorato. «Non ce la facciamo più di questi scandali - ha aggiunto - Ci hanno raccontano che Marino era l'argine a Mafia capitale, ma gli affidamenti a Buzzi e company li hanno dati fino al giorno prima. Ma questo non ve lo raccontano».