I gioielli del Campidoglio
All'asta seicento case e uffici,

I gioielli del Campidoglio All'asta seicento case e uffici,
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 8 Novembre 2013, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 09:06
Sono appartamenti nelle zone più belle di Roma: da Trastevere al Rione Monti. Ma in media gli inquilini pagano 200 euro di affitto al mese. Contando che stiamo parlando di 295 unità, si può dire che il Comune di Roma ogni mese incassa circa 60 mila euro, 720 mila euro all’anno. Per il patrimonio comunale non residenziale, la media degli affitti si aggira sui 500 euro, per un incasso mensile di 150 mila euro e annuo di 1.800.000 euro. Insomma, dagli affitti Roma incassa 2.500.000 euro all’anno: se davvero dalle dimissioni incasserà, come programmato 247 milioni di euro, servirebbero cento anni per arrivare a quella cifra con gli attuali canoni di locazione (ovviamente è solo un paradosso che non calcola i possibili adeguamenti).

Se fosse una società privata avrebbe già da tempo cacciato l’amministratore delegato. Ora Roma Capitale, pressata dagli squilibri di bilancio già gravi nel 2013 ma destinati a crescere nel 2014, ha deciso di mettere all’asta questi appartamenti, insieme ad altri 302 immobili non residenziali (soprattutto negozi), per arrivare a un totale di 597.



IL PERCORSO

La delibera preparata dal vicesindaco Luigi Nieri sta passando al vaglio della Commissione patrimonio. Successivamente dovrà essere approvata in consiglio comunale. Ma già si sono alzate alcune voci critiche sia da un gruppo di maggioranza - Sel, che tra l’altro è il partito di Nieri - sia da esponenti della minoranza.



LE CRITICHE

Ieri Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini, ha osservato: «Impediremo la svendita del patrimonio immobiliare comunale. Altro che vendere: una buona amministrazione dovrebbe valorizzarlo e trasformarlo in fonte di ricchezza. Il Comune si comporta come un principe in decadenza che non produce e giorno dopo giorno è costretto a vendere i beni di famiglia per tirare a campare. Così Marino vuole regalare case e negozi, con il 30 per cento di sconto, nella speranza di guadagnare un po’ di tempo prima del fallimento. Vendere in un momento in cui il mercato immobiliare è ai minimi storici è un’ulteriore follia. Senza considerare che da più di vent’anni la gestione del patrimonio comunale è del tutto opaca e offre il fianco a scandali come affittopoli e svendopoli. Per questo chiediamo di mettere in pratica la mia delibera, approvata all’unanimità da oltre un anno, per la creazione dell’Anagrafe pubblica del patrimonio immobiliare: un elenco on line di tutti gli immobili del Comune con indirizzo, caratteristiche, canone di locazione ed eventuale morosità».



GLI INQUILINI

Un altro dei problemi da affrontare quando si arriverà alla fase cruciale delle aste pubbliche, almeno per la parte residenziale, è come comportarsi con gli inquilini. La linea del Campidoglio è offrire un diritto di prelazione a chi abita in questi appartamenti, togliendo però dal mercato quegli alloggi in cui vivono famiglie con redditi bassi che non si possono permettere l’acquisto. Per quanto riguarda la parte non residenziale varrà invece il normale principio di un’asta: si aggiudica l’immobile il migliore offerente. Difficile fare delle previsioni sui tempi di applicazione della delibera e quando i 247 milioni di euro preventivati potranno essere scritti a bilancio. In questi giorni il consiglio comunale sarà impegnato in una fase molto delicata, quella della discussione e dell’approvazione del bilancio di previsione 2013. Fino al 30 novembre il provvedimento più importante su cui concentrare l’attenzione sarà quello.



LE OFFERTE

Ma il sindaco Ignazio Marino ha detto che intende portare in Aula Giulio Cesare anche il bilancio di previsione 2014 entro la fine di quest’anno. Dunque, la delibera sulla vendita del patrimonio comunale potrebbe slittare a gennaio. Se ci sarà l’approvazione, bisognerà preparare la gara: l’obiettivo di concludere una parte dell’operazione già nei primi mesi del 2014 appare di difficile realizzazione, più probabile che se ne parli in primavera.



LE ZONE

Dove sono gli appartamenti che saranno messi in vendita? Spesso nelle aree più belle della Capitale: Trastevere, Borgo Pio, Colosseo, Prati, Largo Corrado Ricci, via della Camilluccia, via Aurelia, via Appia Pignatelli. Altre zone interessate: ci sono una cinquantina di appartamenti nell’area di via Giolitti, in via della Magliana, via Borghesiana, corso Francia, Settecamini, Ostiense e San Giovanni. Per quanto riguarda la parte degli immobili non residenziali (negozi e uffici): zona Giolitti, Prati, Borgo Pio, Campo de’ Fiori e Monteverde. Vi sono anche un centinaio di unità (sempre negozi o uffici) in zona Collatino-Portonaccio, via Tommaso Smith e piazza Crivelli prevalentemente.
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