Roma, bus vecchi, buche killer, piazza Venezia
in tilt: tutti i lavori che non si faranno

Roma, bus vecchi, buche killer, piazza Venezia in tilt: tutti i lavori che non si faranno
di Mauro Evangelisti
4 Minuti di Lettura
Martedì 13 Ottobre 2015, 03:42 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 10:03
Sarà un Giubileo con gli autobus vecchi, le linee della metro A e B e la Roma-Lido ancora claudicanti, troppe strade groviera. Avremo il centro storico assediato dai pullman turistici, perché il piano che doveva fermarli ancora non è stato varato; via Nazionale attende di vedere partire i cantieri (sperando di fare in tempo), ma di certo per piazza Venezia non ci sarà riqualificazione; le guardie armate sui mezzi pubblici nelle ore serali per evitare nuove aggressioni ad autisti e passeggeri restano solo un annuncio che non avrà seguito.

A cinquantasei giorni dall'apertura della Porta Santa, ai ritardi già accumulati dagli interventi per il Giubileo, si aggiunge il trauma e la confusione per le dimissioni del sindaco Ignazio Marino. La giunta proverà ad avviare gli ultimi appalti, prima del definitivo rompete le righe del 2 novembre, ma necessariamente le incognite sovrastano le certezze.

METRO

Lo sblocco di altri 30 milioni di euro, che sarà ufficializzato oggi dal Mef, consentirà di dirottarne 15 sulla manutenzione dei treni, dei tram e degli autobus. Si tratta di un obiettivo minimo, rispetto all'idea iniziale. L'assessore ai Trasporti uscente, Stefano Esposito, aveva proposto di nominare un commissario solo per i lavori di manutenzione straordinari della linea A e B della metropolitana. Non si fa più in tempo, quindi ci si limiterà a lavori meno incisivi, soprattutto di messa in sicurezza dei binari. Inizieranno domenica con una novità: probabilmente lo stop ai treni per consentire l'attività degli operai avverrà non alle 10 di sera, ma alle 10.30.



E' importante, ma non è la manutenzione più complessiva che sarebbe servita tenendo conto dell'aumento dei passeggeri prevedibili con l'arrivo di milioni di pellegrini. Non solo: dovessero esserci altri blocchi del servizio, come avvenuto anche di recente, proprio nei giorni più caldi del Giubileo, per Roma e il Paese sarebbe una figuraccia mondiale.

AUTOBUS

Ciò che non andrà in porto di certo è l'acquisto degli autobus, su cui è andato in scena lo scontro tra l'assessore Esposito e i vertici di Atac, culminato con le dimissioni del direttore generale e dell'Ad. Inizialmente si era parlato addirittura dell'acquisto di 700 nuovi autobus, alla fine ne arriveranno molti meno, visto che il due settimane fa ha votato il sì «alla gara per la fornitura di due lotti di autobus, rispettivamente di 15 e 150 mezzi, da attuarsi con leasing finanziario». In totale, dunque sono solo 165, ma anche i più ottimisti dubitano che possano entrare in servizio prima della metà del 2016, quando il Giubileo sarà vicino alla sua fase finale.

LE STRADE

L'assessore ai Lavori pubblici, Maurizio Pucci, rivendica il fatto che alcuni cantieri sono stati già aperti, come quello dell'area attorno alla stazione Termini, che la manutenzione delle strade consolari è stata avviata, che a breve partiranno i lavori sul Lungotevere. Ma è una goccia del mare, perché ancora una buona parte delle strade della città, anche importanti, sono malandate.

Un esempio banale per tutti: ieri mattina, attorno alle 11, un vigile urbano ha dovuto piazzare la motocicletta a protezione di una voragine che si è aperta nella disastrata via Pinciana, a poche centinaia di metri da via Veneto e da Villa Borghese. 56 giorni difficilmente saranno sufficienti per tappare tutte le buche di Roma. Ora si spera, con i trenta milioni sbloccati oggi, di avviare uno dei cantieri rimasti indietro, quello di via Nazionale (dove è stata presa una decisione storica, perché saranno rimossi i sampietrini nelle corsie preferenziali, vale a dire ai lati). Ma si è già alzata bandiera bianca per piazza Venezia: nessun intervento, perché non si fa in tempo, meglio concentrare le risorse su altro. Da tempo, poi, già stata la resa sul rifacimento dell'Aurelia e sulla riqualificazione dei ponti sul Tevere, nell'area del Vaticano, inseriti in un primo momento nella lista delle urgenze.

DECORO

Già normalmente Roma rischia di soffocare per l'assedio dei pullman turistici che invadono le zone di pregio, quelle a ridosso dei monumenti e del Vaticano. L'assessore alla Mobilità, Stefano Esposito, aveva pronto un piano - contestatissimo dalle associazioni che rappresentano gli operatori del settore - che avrebbe limitato duramente l'accesso in centro storico.

«Di quel piano non si farà più nulla - allarga le braccia Esposito - salvo che il commissario che verrà dopo Marino non deciderà di adottarlo. Ma si fermano anche altri provvedimenti: avevo pronta l'ordinanza contro i risciò, che sono illegali; insieme ad Atac stavo preparando il piano per le guardie giurate sui bus nelle fasce orarie e sulle linee più a rischio, non si farà più nulla». Sul fronte dell'accoglienza, c'era un piano complessivo per la riapertura e la riqualificazione dei bagni pubblici, ma ad oggi c'è stato il via libera per l'appalto che riguarda nove, con una spesa di 1,2 milioni di euro.