Fiano, botulino nei barattoli di olive nere
Scatta l'allarme tra i consumatori

Fiano, botulino nei barattoli di olive nere Scatta l'allarme tra i consumatori
di Morena Izzo
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Lunedì 2 Dicembre 2013, 13:34 - Ultimo aggiornamento: 16:39
Allarme botulino in un lotto di olive nere "Bel Colle", azienda che ha sede a Fiano Romano. E subito si diffonde l’allarme tra i consumatori. Nel mirino una confezione di olive da 400 grammi, come riporta la nota della Regione Lazio diffusa ieri: «L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha rinvenuto tossine botuliniche in una confezione aperta di olive dolci nere da 400 grammi marchio "Bel Colle" lotto L 95-13 scadenza 25 dicembre 2013 confezionato nello stabilimento di Fiano Romano in via Milano 35».

Ma che cosa deve fare chi ha comprato nei giorni scorse queste confezioni di olive? La nota della Regione è perentoria: «Si avvertono i consumatori che qualora fossero in possesso di tale prodotto non devono consumarlo e possono restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato».



GLI ACCERTAMENTI

Della vicenda ora si interesserà anche l'azienda sanitaria locale Asl Roma F. Controlli vengono effettuati con assidua frequenza nelle aziende della zona industriale di Fiano Romano: nel mirino non solo la sicurezza dei prodotti confezionati, ma anche il rispetto delle leggi sul lavoro.

Lo scorso mese di maggio il Comune aveva presentato un esposto alla procura della Repubblica, per chiedere un intervento contro lo sfruttamento dei lavoratori, analoga richiesta era stata avanzata nel 2010 al ministero del Lavoro. Un'area industriale che impiega circa 1000 operai, addetti soprattutto alla movimentazione delle merci, in una posizione strategica per le aziende, anche per la viabilità e la vicinanza al casello autostradale. Ed è qui che da qualche anno ha aperto la "Bel Colle". Residenti e consumatori sono già in allerta. Un batterio, il botulino, che causa gravi danni per la salute e può portare anche alla morte. E la diagnosi non è facile da formulare, dal momento che i sintomi non sono facilmente riconoscibili. Si manifestano solitamente tra le 24 e le 72 ore successive all'ingestione degli alimenti contaminati, fino a raggiungere gli otto giorni, nei casi eccezionali.



SINTOMI

Sintomi che sono riscontrabili nella dilatazione delle pupille e nella difficoltà visiva di mettere a fuoco in maniera nitida le immagini, che possono apparire doppie. E poi ancora secchezza delle fauci, e difficoltà di deglutizione, associati a sintomi gastrointestinali, vomito, diarrea e forti dolori muscolari, che si verificano invece già nella fase di incubazione, che va dalle 12 alle 48 ore successive. Nei casi più gravi si può arrivare anche all'arresto respiratorio e alla morte. È importante dunque recarsi subito al pronto soccorso.

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