La beffa dei vigili “malati”: 50 medici rischiano la radiazione per il falso

La beffa dei vigili “malati”: 50 medici rischiano la radiazione per il falso
di Michela Allegri
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Giovedì 2 Luglio 2015, 05:49 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 12:55
La leggerezza commessa nei giorni a cavallo di Capodanno, cioè compilare referti medici falsi permettendo ai vigili assenteisti di saltare il turno di lavoro, rischia di costare davvero cara ai 50 dottori indagati dai pm Nicola Maiorano e Stefano Fava. Per la prima volta, gli inquirenti hanno deciso di utilizzare la legge Brunetta, quella contro i cosiddetti “fannulloni”. In caso di condanna, la pena prevista per i dottori che hanno stilato certificati irregolari è la radiazione dall'albo. Si legge nel testo del decreto legislativo, il 165 del 2011, nell'articolo dedicato alle false attestazioni: se lo specialista rilascia “certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati, né oggettivamente documentati” la sentenza definitiva di condanna o di applicazione della pena “comporta, per il medico, la sanzione disciplinare della radiazione dall'albo”. Se è dipendente di una struttura sanitaria pubblica, o è convenzionato con il servizio sanitario nazionale, il camice bianco rischia anche “il licenziamento per giusta causa o la decadenza della convenzione”. I pizzardoni accusati di truffa, per aver utilizzato i tagliandi falsati creandosi un alibi per disertare il turno di reperibilità rischiano di essere puniti con la reclusione da uno a 5 anni, e con una multa che può andare da 400 fino a 1.600 euro.



I REATI

I numeri dell'inchiesta sono da capogiro: insieme ai 50 dottori accusati di falso, e ai 50 caschi bianchi indagati per truffa, ci sono altri 9 medici sospettati di accesso abusivo al sistema informatico e sostituzione di persona, per aver redatto documenti sanitari utilizzando le credenziali di alcuni colleghi. E, infine, 17 agenti della polizia locale accusati di interruzione di pubblico servizio e rifiuto di obbedire ad una richiesta avanzata dall'autorità competente: nonostante avessero dato la propria disponibilità a lavorare tra il 31 dicembre e l'1 gennaio in caso di emergenza, una volta chiamati a pattugliare le strade, avrebbero spento il cellulare Al vaglio ci sono 650 certificati medici sospetti: i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di piazzale Clodio hanno interrogato solo 300 dottori. Se dalle prossime audizioni emergessero altre ipotesi di reato, la lista degli indagati si potrebbe allungare.