Baby squillo, offriva le ragazzine agli amici: ​indagato un dirigente dello Stato

Baby squillo, offriva le ragazzine agli amici: ​indagato un dirigente dello Stato
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 18 Luglio 2014, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 15:57

Di giorno, dietro una scrivania di un ministero a dirigere gli affari pubblici. Nel tempo libero, cliente delle baby prostitute dei Parioli. Un cliente talmente affezionato che, in più di una circostanza, si sarebbe fatto anche promotore delle minorenni, suggerendole ad amici e conoscenti, in cambio di piccoli favori. Un eccessivo interessamento che ora al manager è costata l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile oltre a quella di avere avuto incontri con le giovanissime escort. La procura di Roma ha formalizzato la sua iscrizione sul registro degli indagati proprio durante gli accertamenti che si stanno svolgendo per individuare i sessanta clienti che le ragazzine hanno frequentato per mesi nella casa di viale Parioli. Ed è uscito fuori il suo nome.

Ora, se le indagini dovessero confermare i primi indizi, si potrebbe scoprire che le due liceali di 14 e 15 anni, non sono state sfruttate solo da Mirko Ieni, l'ex barista della Luiss che ha affittato casa, e dalla madre di una delle due (condannati insieme ad altri a 10 e a 6 anni di reclusione) ma anche da uno dei clienti, appunto l'alto funzionario pubblico, che si sarebbe dato da fare per promuovere le «lolite» tra i conoscenti appassionati del genere.

Il dirigente, comunque, non è il solo a essere rimasto incastrato dalle indagini. Prima di lui è finito sotto accusa perché cliente anche Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, e il figlio di un senatore del Pdl.

I RISCONTRI

L'inchiesta su questo fronte è ancora alle prime battute. Le due ragazzine strappate agli sfruttatori e affidate a case famiglia fuori città vengono riascoltate periodicamente, in audizione protetta, dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto Cristiana Macchiusi. E ogni volta, spinte a ricordare, hanno fornito sempre elementi in più per l’inchiesta. Ed è proprio così che è saltato fuori il particolare rapporto con il dirigente ministeriale. Per analizzare la posizione di tutti i sessanta clienti del nuovo fronte d'inchiesta, però, occorreranno altre settimane. Nel frattempo gli indagati riceveranno l'avviso di conclusione delle indagini, atto che in genere anticipa il rinvio a giudizio, per il reato di prostituzione minorile, ovvero per aver avuto rapporti a pagamento con adolescenti.

I FINTI FOTOGRAFI

A Roma, intanto, si è aperta un'altra emergenza giudiziaria dopo che i carabinieri hanno arrestato Furio Fusco, 55 anni, un fotografo di moda specializzato nell’arruolare minorenni, per lo più tra i 14 e 17 anni, promettendo loro un futuro da “veline” mentre le induceva a fare ben altro: dai set pornografici agli appuntamenti a pagamento persino all’estero, Dubai compreso. È stato chiuso invece il caso di un finto fotografo di Capena, pure lui sulla cinquantina, che adescava ragazze sul web per avviarle alla prostituzione sulla piazza romana e del litorale. Il pm Antonio Calaresu ha disposto il giudizio immediato e l’uomo sarà processato a ottobre. Avrebbe sfruttato una minorenne, senza chiedere, però, percentuali fisse. Il pagamento? Il rimborso per il gasolio o le prestazioni gratis.

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